Guidonia, incidente moto-pedone, perde la vita il 43enne centauro Stefano Arce

Dopo giorni di agonia, un centauro 43enne è morto a seguito dell'incidente tra la sua moto e un pedone, lungo la via Tiburtina

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Un'immagine recente di Stefano Arce. Fonte Facebook.

Le strade dell’hinterland di Roma si insanguinano nuovamente e questa volta a perdere la vita a Guidonia, lungo la via Tiburtina, è il motociclista Stefano Arce. Il centauro 43enne, di professione macellaio, dopo aver travolto un pedone è andato fuori strada con la sua moto, perdendo i sensi e venendo scaraventato a terra.

Dopo giorni di agonia, un centauro 43enne è morto a seguito dell’incidente tra la sua moto e un pedone, lungo la via Tiburtina

Quest’oggi, giovedì 4 aprile, il motociclista ha perso la vita dopo essere stato sospeso tra la vita e la morte per circa 48 ore, dato che l’impatto violentissimo tra la moto da lui guidata, una Kawasaki 800, e il pedone, era avvenuto nel pomeriggio di martedì 2 aprile.

L’impatto tra la moto guidata dal macellaio residente a Tivoli  e il pedone, che vive a Tivoli Terme e sembrerebbe stesse attraversando correttamente sulle  strisce è avvenuto poco prima delle 14.30 al chilometro 21 della via Tiburtina in direzione di Tivoli, tra Albuccione e il bivio per Guidonia.

Il 118 è stato subito chiamato ad intervenire per i soccorsi, dagli altri guidatori, dopo che il traffico era rimasto bloccato per diverso tempo.

Miracolosamente, il pedone, un uomo italiano di 41 anni residente di Tivoli Terme, pur essendo ferito, è sempre rimasto cosciente e non è stato mai in pericolo di vita ed è stato portato anche lui all’Umberto I dopo un primo ricovero in un altro nosocomio romano.

Al contrario, il 43enne centauro è apparso subito in gravissime condizioni a seguito dell’impatto devastante con il pedone e non ha mai ripreso i sensi, rendendo necessario il suo trasporto all’Umberto I di Roma in codice rosso.

Troppo profonde, dunque, le ferite e le lesioni gravissime, con fratture multiple in varie parti del corpo, per permettere al centauro di sopravvivere, tanto che quest’oggi è arrivata la notizia della sua morte dopo due giorni di agonia.

Ora le indagini degli inquirenti, che sentiranno anche i presenti, i testimoni oculari e visioneranno le immagini delle telecamere presenti nel tratto stradale, stabiliranno le esatte responsabilità.

Si cercherà di capire se il pedone sia spuntato fuori all’improvviso, se davvero abbia attraversato  sulle strisce e se il motociclista andasse troppo veloce o se sia stato distratto da qualcosa. Tutte le ipotesi restano aperte e al momento plausibili.

Sempre di recente, nel periodo di Pasqua, è morto in Abruzzo, a Carsoli, un altro motociclista, il 54enne Angelo Cifaldi, residente a Tivoli. L’uomo si è sentito male durante una gita in moto e si è schiantato contro un’auto.

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