Una donna si è vestita come un'infermiera e spacciandosi come tale è entrata in un ospedale romano, rubando oggetti in oro ai pazienti
Roma: una donna romana di 41 anni aveva tentato di farla franca e fare incetta di preziosi e oggetti in oro ingannando i pazienti, spacciandosi per un’infermiera e entrando anche in vari reparti di un ospedale romano, rubando anelli sottratti nel sonno ai degenti.
Ma, d’un tratto, la donna, una romana nata nell’agosto del 1982, che per essere credibile aveva anche indossato una replica perfetta della divisa da infermiera, è stata bloccata e arrestata, con gli infermieri – quelli veri – dell’ospedale Santo Spirito, che l’hanno immobilizzata segnalando la sua presenza nell’ospedale alle forze dell’ordine.
La polizia, arrivata immediatamente sul posto poco dopo le 21.30 di ieri, domenica 17 marzo, è intervenuta identificando e arrestando la finta infermiera e ricostruendo quello che era riuscita a fare in pochissimo tempo all’interno dell’ospedale.
In un primo momento si era spacciata ai pazienti per una vera infermiera, e ingannandoli, era riuscita a farsi consegnare degli anelli dicendo che dovevano essere lasciati alla reception dell’ospedale prima del loro ricovero.
Poi era entrata di soppiatto, sempre vestita da infermiera, in vari reparti del Santo Spirito dove c’erano degenti che dormivano e aveva sfilato altri anelli dalle mani di alcuni pazienti.
D’un tratto però la 41enne romana è stata scoperta dal personale del nosocomio romano e in breve tempo le è stato impedito di scappare, favorendo così l’arrivo della polizia.
Arresto immediatamente convalidato dall’autorità giudiziaria nei confronti della “manolesta”, che è stata rapidamente portata al carcere femminile di Rebibbia in attesa del processo e la ladra dovrà rispondere dei reati di truffa e furto.
In un’altra circostanza, parlando di un episodio avvenuto recentemente in un ospedale del Lazio, in quello di Civitavecchia un paziente aveva spaccato a mani nude il vetro di una porta d’ingresso del nosocomio, in preda all’ira.
Come sempre ricordiamo che ogni indagato o indagata, è da ritenersi come presunto innocente, in attesa di un processo dove si formeranno le prove e resterà innocente fino all’emissione di una condanna definitiva e irrevocabile a suo carico, dato che ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.
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