Ostia, il Luna Park diventa set per un dramma interamente dedicato alla famiglia

Cast con numerosi bambini all’opera nel Luna Park del Lido per le riprese di un nuovo film

Si intitola “La famigliail nuovo film girato in questi giorni presso il Luna Park situato in piazza della Stazione Vecchia a Ostia. Niente pistole dunque e niente scontri a fuoco destinati a fare da sfondo all’ennesima pellicola che racconta la criminalità romana, ma un copione sì imperniato su una storia vera, ma basato sul difficile rapporto tra un padre e i suoi due bambini.

Cast con numerosi bambini all’opera nel Luna Park del Lido per le riprese di un nuovo film

Il protagonista del film è il 52enne napoletano Francesco di Leva passato agli onori delle cronache del mondo della celluloide dopo aver vinto lo scorso anno il Davide di Donatello come miglior attore non protagonista per il suo ruolo nel film Nostalgia di Mario Martone. E’ lui che porta entrambi i figli a divertirsi in riva al mare, l’unica circostanza felice destinata a spezzare il circolo vizioso di una vita piena di difficoltà.

La Famiglia” è una nuova produzione di O’Groove, società cinematografica con sede a Napoli che ha, tra l’altro, realizzato la pellicola “Comandante” diretta anno scorso da Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino nel ruolo primario di Salvatore Todaro a capo del sommergibile Comandante Cappellini durante la seconda guerra mondiale.

Forte la presenza di bambini nel casting delle comparse anche se non trovano alcun fondamento le voci circolate in questi giorni secondo cui al Luna Park del Lido fossero in corso di realizzazione riprese collegate dalla serie televisiva Acab e a Netflix dopo i numerosi ciak girati sul territorio di Ostia nell’ambito delle sceneggiature di vita violenta collegate alla saga a sfondo criminal-poliziesco di Suburra e Suburræterna.

La piattaforma digitale era tornata sul litorale anche durante lo scorso mese di novembre per realizzare  “Il Mostro”  una serie dedicata alla vicenda del serial killer che, tra gli anni Settanta e Ottanta insanguinò i boschi situati nei dintorni di Firenze.

Un pluriomicida mai identificato con certezza che uccise a colpi di pistola otto giovani coppiette di fidanzati la cui unica imprudenza era stata quella di appartarsi in auto in cerca di intimità all’interno di zone buie e isolate della campagna toscana (leggi qui).