Il leader dell'organizzazione dedita allo spaccio di droga tra la Capitale e la località sciistica dei vip era noto negli ambienti degli ultras laziali e della curva nord biancoceleste
Retata antidroga delle forze dell’ordine, in particolare dei carabinieri, che dopo anni di indagini hanno arrestato un narcotrafficante 35enne residente a Roma che operava principalmente tra la Capitale e la nota località sciistica di via Cortina d’Ampezzo.
L’arrestato,classe 1989, rivestiva un ruolo centralissimo e apicale in una ramificata banda di malviventi dediti principalmente allo spaccio di droga, e dal 2021 a oggi, al termine delle indagini portate avanti dalla procura veneta di Belluno, il 35enne romano ha condotto un business criminale milionario con base proprio nella località sciistica delle Dolomiti, frequentata da sempre da ricchi e vip da ogni parte del mondo.
I rifornimenti di droga riguardavano dunque una clientela selezionata che si serviva dal sodalizio criminale in questione, tra cocaina, hashish e altri stupefacenti.
L.C., questo il nome del 35enne narcotrafficante romano che aveva a sua disposizione una fitta rete di corrieri della droga ed era solito andare nella località dolomitica solo per grandi eventi e clienti speciali.
In totale sono 8, oltre al 35enne boss, già noto alle forze dell’ordine, i collaboratori del pusher capitolino che sono stati messi agli arresti domiciliari, tutti in varie regioni italiane e collegati strettamente all’indagato principale, con il provvedimento scattato ieri, 7 marzo, su impulso del giudice per le indagini preliminari.
Sono stati sequestrati vari quantitativi di droga tra cocaina, hashish e marijuana e 70mila euro in contanti, perchè ritenuti provento dell’attività illegale di spaccio di droga.
Quel che spicca dal profilo del boss del narcotraffico è che oltre ad avere già precedenti, era legato all’ambiente malevolo degli ultras calcistici della SS Lazio, dove era di casa tra i leaders della Curva Nord biancoceleste.
Resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e tanti altri problemi con le forze dell’ordine per lui negli anni, fino all’arresto di questi giorni e allo smantellamento dell’organizzazione criminale in questione.
Come sempre ricordiamo ai lettori che tutti gli indagati e arrestati nell’operazione antidroga sono da ritenersi come presunti innocenti fino ad un’irrevocabile e definitiva sentenza di condanna con le prove che si formeranno nei vari gradi del processo, dato che ora ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.
Sempre parlando di altri recenti arresti per droga, infine, ieri, giovedì 7 marzo vi abbiamo descritto di come, durante i controlli a varie sale slot alla Stazione Termini di Roma, uno spacciatore senegalese sia stato arrestato per reati commessi in precedenza ed abbia cercato di scappare picchiando gli agenti intervenuti per identificarlo.
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