Roma, pusher senegalese ricercato picchia gli agenti dentro sala slot: arrestato

Il pusher africano è stato sorpreso all'interno di una sala slot dalle forze dell'ordine, e per non venire catturato ha aggredito gli agenti

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Botte da orbi tra tre ragazze minorenni in un liceo di Roma. Foto di repertorio.

Forze dell’ordine sempre più attive per dare una stretta ai reati predatori e di altro tipo che si svolgono nelle zone a più alto passaggio di turisti e cittadini della Capitale, in particolare nel quartiere dell’Esquilino, dove si trova la stazione Termini. Qui un pusher senegalese 35enne è stato sopreso e ammanettato in una sala slot.

Il pusher africano è stato sorpreso all’interno di una sala slot dalle forze dell’ordine, e per non venire catturato ha aggredito gli agenti

Durante gli ultimi pattugliamenti nei dintorni del principale scalo ferroviario di Roma, la stazione Termini, la polizia locale di Roma Capitale è entrata in azione insieme a carabinieri e polizia per arrestare il cittadino africano, pusher già noto alle forze dell’ordine per altri reati collegati allo spaccio di droga.

Il senegalese di 35 anni, trovato proprio all’interno di una di queste sale slot, è stato identificato e arrestato con la forza, dopo una violenta colluttazione con due agenti, che sono stati aggrediti a calci e pugni, salvo poi riuscire ad ammanettarlo.

L’arrestato verrà ora processato per precedenti reati collegati allo spaccio di sostanze stupefacenti nella stessa zona, compresa tra piazza dei Cinquecento e la stazione Termini.

Ad altre sale slot della stessa area, soprese ad operare nonostante numerose irregolarità amministrative, è stata comminata una multa di circa 30mila euro.

Similmente nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato di come altri locali, come ad esempio bar, siano stati chiusi a Roma perchè le forze dell’ordine hanno accertato che all’interno venisse spacciata droga.

Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che tutti gli arrestati, sospettati, indagati, denunciati o fermati vanno sempre ritenuti come presunti innocenti, e che lo resteranno fino all’emissione di una definitiva sentenza irrevocabile di condanna, con le prove che si formeranno eventualmente nei vari gradi del processo, dato che tuttora ci si trova nella fase delle indagini preliminari.

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