Roma, pizzeria-kebab da incubo chiusa in via Laurentina: blatte e sporcizia ovunque

Blatte e sporcizia ovunque: pizzeria-kebab degli orrori chiusa per le condizioni igieniche allarmanti

La pizzeria-kebab da incubo chiusa in zona Laurentina

I prodotti anche di qualità ma l’igiene da incubo. Blatte ovunque: sui muri, sul pavimento e addirittura dentro i frigoriferi. Insetti morti e vivi ritrovati qua e là tra le mattonelle scrostate. E per concludere una teglia di pizza poggiata su un bidone dei rifiuti, all’apparenza più pronta per essere servita che buttata. Scoperta dai vigili urbani in via Laurentina una pizza-kebab dell’orrore.

Blatte e sporcizia ovunque: pizzeria-kebab degli orrori chiusa per le condizioni igieniche allarmanti. Multato il titolare, un egiziano di 47 anni

L’attività è stata chiusa. Potrà riaprire i battenti solo quando sarà messa a norma.

Non solo blatte. Ad attirare l’attenzione degli agenti del IX Gruppo Eur della polizia locale che hanno proceduto all’ispezione anche alimenti mal conservati, alcuni persino scaduti. E poi utensili per cucinare incrostati e sporcizia in tutto il locale, sia nel magazzino che dentro la cucina.

Una condizione igienico sanitaria definita, al termine delle verifiche eseguite congiuntamente a ispettori della Asl di zona, allarmante.

Per i caschi bianchi è stato un ritorno nella pizzeria-kebab: era già stata in precedenza controllata e multata. La situazione, però, nell’ultimo controllo è sembrata peggiorata.

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Blatte nella pizzeria

Oltre al provvedimento di chiusura, fino al ripristino dello stato dei luoghi per il gestore della pizzeria – un egiziano di 47 anni – sono state elevate sanzioni per 6 mila euro anche per diverse irregolarità amministrative.

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Nel mirino dei Nas attività a Ostiense e Monte Sacro

La pizzeria kebab dell’orrore di via Laurentina non è l’unica attività finita nel mirino di controlli.

Diverse attività di ristorazione e vendita di prodotti alimentari tra Monte Sacro, Ostiense e Formello, sono, infatti, finite sulla lista nera dei carabinieri del Comando di Roma e i NAS, che nelle ultime 48 ore hanno elevato sanzioni per oltre 15mila euro, per carenze igieniche e prodotti non tracciati.

Nel mirino dei controlli sono finiti due bar del quartiere Monte Sacro dove nel primo caso ad essere sanzionato è stato il titolare 33enne di un’attività in via Pietro Aretino, di nazionalità cinese.

Multa da 3mila euro per le carenze igieniche e per i cibi con una provenienza ignota.

A poca distanza, una 30enne titolare di un bar di via Scarpanto si era letteralmente inventata uno spazio cucina senza autorizzazioni.

La donna se l’è cavata con un migliaio di euro di multa mente più salata è stata la sanzione elevata al titolare di una pizzeria in via Ostiense, dove i carabinieri della Compagnia Roma Eur, con il supporto del N.A.S. sono entrati a sorpresa in queste ore, rilevando carenze igieniche e una mancata applicazione delle procedure previste dal manuale di autocontrollo che gli sono costate diverse migliaia di euro