Bar e pizzerie sotto la lente dei NAS a Monte Sacro e Ostiense: prodotti non tracciati e scarsa igiene

Una cucina abusiva, carne di dubbia provenienza, e carenze igieniche: i controlli dei NAS in quattro attività di ristorazione e vendita di prodotti alimentari

Foto d'archivio non collegata ai fatti

Per un weekend senza brutte sorprese nelle attività di ristorazione di Roma e dintorni, sono scattati in queste ore i controlli dei Carabinieri del Comando di Roma supportati dai militari dei NAS Nucleo Antisofisticazioni e Sanità contro la minaccia rappresentata dai reati contro la salute pubblica.

Un blitz che ha toccato non solo i quartieri più gettonati della movida romana dove si trova una grande concentrazione di cocktail bar, pizzerie e locali di cucina romanesca, ma anche l’hinterland, dove sotto la lente dei controlli è finito un supermercato.

Una cucina abusiva, carne di dubbia provenienza, e carenze igieniche: i controlli dei NAS in quattro attività di ristorazione e vendita di prodotti alimentari

Diverse attività di ristorazione e vendita di prodotti alimentari tra Monte Sacro, Ostiense e Formello, sono finite sulla lista nera dei Carabinieri del Comando di Roma e i NAS, che in queste ore hanno elevato sanzioni per oltre 15mila euro, per carenze igieniche e prodotti non tracciati.

Nel mirino dei controlli sono finiti due Bar del quartiere Monte Sacro dove nel primo caso ad essere sanzionato è stato il titolare 33enne di un’attività in via Pietro Aretino, di nazionalità cinese.

Nei confronti dell’uomo è stata elevata una multa di oltre 3mila euro, perché oltre alle carenze igieniche riscontrate all’interno dell’attività, i prodotti da lui utilizzati per la preparazioni dei cibi proposti ai clienti, avevano una provenienza ignota.

Non meno grave l’esito di un secondo controllo effettuato a pochi chilometri di distanza in un altro bar in Via Scarpanto, dove la titolare, una 30enne italiana, si era letteralmente inventata uno spazio cucina all’interno dell’attività senza preventiva autorizzazione.

La donna se l’è cavata con un migliaio di euro di multa mente più salata è stata la sanzione elevata al titolare di una pizzeria in via Ostiense, dove i Carabinieri della Compagnia Roma Eur, con il supporto del N.A.S. sono entrati a sorpresa in queste ore, rilevando carenze igieniche e una mancata applicazione delle procedure previste dal manuale di autocontrollo che gli sono costate diverse migliaia di euro.

Nell’ondata di controlli il caso più eclatante è stato invece rilevato alle porte di Roma, dove Carabinieri della Compagnia di Roma Cassia, di Formello coadiuvati dal personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e del Reparto Tutela Agroalimentare di Roma, hanno sanzionato la titolare di un supermercato sulla Via Formellese.

La donna aveva esposti in vendita alimenti e prodotti sfusi senza alcuna indicazione tra presenza di allergeni e tracciabilità. Una carenza rilevata soprattutto nel banco frigo dove si trovava carne al taglio completamente sprovvista delle indicazioni sulla rintracciabilità del prodotto. Alla donna è stata elevata la multa più salata della giornata: 10mila euro.