Domenica ecologica con divieto di transito dei veicoli inquinanti in fascia verde in programma per il prossimo 25 febbraio, dalle ore 7.30 alle ore 12.30 e poi durante l’intervallo pomeridiano incluso tra le ore 16.30 e ore 20.30.
La prossima domenica ecologica servirà a consolidare i progressi registrati rispetto ai valori dell’anno scorso
Il blocco totale del traffico è stato disposto dal Campidoglio per prevenire un ulteriore stop prolungato alla circolazione dei veicoli come quello attuato sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 febbraio a fronte del superamento dei limiti massimi consentiti di concentrazione delle polveri sottili nell’aria. Misure che stanno fornendo risultati confortanti nell’ambito di una programmazione di lungo periodo (leggi qui).
Come per le altre domeniche ecologiche la circolazione sarà permessa ai veicoli elettrici o ibridi a quelli alimentati a monofuel a metano o gpl, ai bi-fuel con doppio sistema di alimentazione benzina-gpl o benzina-metano anche trasformati ma solo se marcianti a gpl o metano e omologati in classe Euro 3 e successive.
Saranno esentati dal divieto anche i veicoli a benzina classe Euro 6, i ciclomotori con motore di 50 centimetri cubi a 4 tempi di classe Euro 2 e classi successive e i motocicli a 4 tempi di classe Euro 3 e classi successive.
Si tratta di misure di prevenzione che dovrebbero contribuire a tenere l’asticella delle sostanze inquinanti al di sotto dei valori soglia riducendone, in modo drastico, il rischio di superamento.
“A Roma non c’è alcun allarme smog”, sottolinea Alessandro Di Giosa, responsabile del Centro regionale della Qualità dell’aria dell’Arpa, l’ente regionale deputato, tra l’altro, al monitoraggio sullo stato dell’ambiente.
Grazie alle misure adottate sinora si registra una generale riduzione del numero di volte in cui le centraline segnalano il superamento dei valori soglia
Un’affermazione ponderata e basata sulle rilevazioni statistiche più recenti. “La centralina di Tiburtina fino a questo periodo dell’anno scorso -precisa Di Giosa- aveva superato il limite previsto dalla legge di 50 microgrammi al metro cubo di Pm10 per 23 volte. Quest’anno gli sforamenti sono stati 9. La centralina di Largo Preneste aveva oltrepassato i valori soglia per sette volte mentre dall’inizio del 2024 siamo fermi a tre”.
Una tendenza al ribasso simile a quella inerente il dispositivo di controllo di via Arenula che, rispetto allo stesso periodo del 2023, ha dimezzato il numero delle volte in cui ha riscontrato situazioni irregolari.
L’unica centralina ad aver registrato andamenti in controtendenza è stata quella di corso Francia che è passata da due a sei sfondamenti dei limiti massimi consentiti. Ma è anche vero che nei dati pubblicati per ultimi dell’Arpa non risultano scavallamenti né per il particolato atmosferico (Pm10) né per il biossido di azoto che è l’inquinante “più critico per la capitale -conclude Di Giosa- se si prende in considerazione la media annua dei valori registrati”
“ll biossido di azoto -puntualizza in proposito l’agenzia regionale di controll- è legato al trasporto veicolare e dei motori diesel. Anche nel 2023 abbiamo avuto una centralina che ha superato il limite annuale. E in questo caso il trend del 2024 non si differenzia dagli anni precedenti. La media dei monitoraggi effettuati fino al 18 febbraio in alcune stazioni è stata superiore a 40, come per quelle di via Arenula, via Magna Grecia, Eur Fermi, Bufalotta e Tiburtina. Ma questi sono i mesi con i valori più alti che, poi, sicuramente poi si abbasseranno. La media certamente è annuale, ma questo è un valore su cui porre attenzione”.
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