Anguillara, la nonna azzannata dai suoi cani sta meglio: gli aggiornamenti

Gli ultimi aggiornamenti riguardo alla vicenda che ha visto nonna e nipote gravemente ferite dall'aggressione dei loro stessi cani

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Una vicenda che ha scosso e spaventato enormemente Anguillara e tutto l’hinterland della zona, in un momento storico dove ci sono stati alcuni episodi preoccupanti dove quelli che dovrebbero essere i migliori amici dell’uomo hanno anche provocato delle stragi. Gli aggiornamenti sulla vicenda della nonna e della nipotina di 2 anni aggredite dai loro cani.

Gli ultimi aggiornamenti riguardo alla vicenda che ha visto nonna e nipote gravemente ferite dall’aggressione dei loro stessi cani

Era venerdì della scorsa settimana, 16 febbraio, quando entrambe sono state attaccate e azzannate per cause da stabilire a casa loro, dai loro cani, proprio nella cittadina lacustre alle porte di Roma.

Ora, dagli ultimi aggiornamenti sulla vicenda, risulta che la nonna sia in lieve ma costante miglioramento clinico, ricoverata in ospedale così come la sua piccola nipotina, che invece resta ancora in progonisi riservata.

Il prossimo passo per l’anziana signora è quello del trasferimento ospedaliero dal reparto terapia intensiva a quello del reparto chirurgia del San Camillo di Roma ed è avvenuto, facendo tirare un primo, seppur parziale, sospiro di sollievo.

E, nella speranza che la donna possa essere presto dichiarata almeno fuori pericolo di vita, gli inquirenti, con i carabinieri titolari delle indagini, appena possibile, le parleranno per chiederle la sua versione dei fatti su questa drammatica aggressione.

La nonna ha fatto di tutto per proteggere la sua nipotina che altrimenti avrebbe quasi sicuramente perso la vita e la signora è stata gravemente ferita e morsa alle braccia dai due cani.

La 65 enne ha già subito un lungo e delicatissimo intervento permettendole di salvarle il braccio devastato dalle zanne dei cani.

La piccola invece resta ricoverata nel reparto di terapia intensiva infantile, dato che le sue ferite sono tutte concentrate in gran parte sul viso e la parte superiore e, nonostante il pronto intervento della nonna, sono state ancora più profonde.

Si tratta di cani definiti mansueti e che ora sono stati portati via in attesa di capire cosa fare anche con loro e, soprattutto, individuare il motivo di un attacco mai avvenuto fino a questo tragico venerdì di metà febbraio.

D’altronde, come spiegavamo all’inizio di questo apprfondimento, poco prima di quest’ultimo episodio, a Manziana, un uomo 39enne era stato ucciso sul colpo dall’assalto di tre rottweiler fuggiti da una villa adiacente al bosco nel quale si stava allenando, correndo di domenica mattina, inconsapevole dell’assalto che gli avrebbe tolto la vita di lì a poco.

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