Prostituzione cinese, arrestato dai vigili un commercialista romano. Gestiva i conti di finti centri massaggi

Nell'ambito dell'operazione anti prostituzione è finito in manette anche un commercialista romano

Stroncato dalla Polizia Locale di Roma Capitale un redditizio giro di prostituzione cinese, con base dal quartiere Mazzini Delle Vittorie a Magliana. Nell’ambito dell’operazione è finito ai domiciliari un commercialista romano: faceva quadrare i conti pur sapendo la provenienza illecita degli incassi di più finti centri massaggi. In manette anche due tenutarie di nazionalità cinese.

Nell’ambito dell’operazione anti prostituzione è finito in manette anche un commercialista romano

L’indagine durata oltre due anni è stata portata avanti dal gruppo SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale) con intercettazioni telefoniche, appostamenti ed escussione dei clienti.

Aveva portato quindi da tempo all’individuazione di un insospettabile ‘complice’ del giro in D.S. 68 enne italiano, il commercialista responsabile della contabilità di decine e decine di centri massaggi orientali, molti dei quali attenzionati dai caschi bianchi per ipotesi di prostituzione.

Per l’uomo già oggetto del sequestro di una ingente somma di denaro, oltre che di insoliti avvisi sui metodi di controllo impiegati dalle forze dell’ordine, questa mattina sono scattate le misure cautelari degli arresti domiciliari.

Arrestate anche due donne

Analoga misura per due donne di nazionalità cinese Z.X. di 52 anni e W.X. si 57, le “mamasan” che sfruttavano la prostituzione rispettivamente nei centri massaggi di via Andrea Bafile, nel quartiere Mazzini Delle Vittorie, e in via Ernesto Nathan, a Magliana.

Sull’operazione é intervenuto il SulPl, il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, che in un commento del segretario romano Marco Milani si congratula coi colleghi. “Nell’esprimere il nostro plauso alle capacità investigative dei colleghi, torniamo ad evidenziare come dopo anni di buio, i corpi speciali tornino a fare sicurezza”, dice il sindacalista.

Lanciamo un appello ad amministrazione e governo affinché trovino soluzione agli annosi problemi della carenza organica, che continua a vedere nella Capitale 3500 agenti in meno, rispetto al necessario e della mancanza di un ordinamento professionale al passo con i tempi“.