La sua intenzione è stata di compiere una rapina. Ha dato prima uno schiaffo a una bambina di sei anni e poi con un gesto fulmineo si è impossessato del marsupio che il fratello 12enne portava a tracolla mentre stavano giocando in una zona centrale della città. E’ il gesto di cui si è reso responsabile nella serata di ieri, venerdì 16 febbraio, a piazza di Santa Maria Maggiore un 21enne di origini somale che, dopo aver afferrato la refurtiva, ha tentato di darsi alla fuga.
Il tentativo di rapina ai danni di due bambini finisce male per un 21enne tratto in arresto dai carabinieri
Il giovane che si era avvicinato ai due fratellini cercando di non dare nell’occhio è stato immediatamente inseguito dal papà, un 45enne proveniente dal Bangladesh che lo ha raggiunto in breve tempo iniziando una colluttazione che si è conclusa con una ferita che il fuggitivo gli ha inferto all’avambraccio brandendo un coltellino a serramanico.
La scena e le urla disperate dei due bambini hanno immediatamente attirato l’attenzione delle numerose persone presenti sul luogo dell’aggressione e di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante che ha bloccato e tratto in arresto l’aggressore dopo aver trovato la piccola lama nascosta in una tasca dei suoi pantaloni.
Il ferito è stato accompagnato al pronto soccorso del Policlinico Umberto I dove è stato medicato per una lieve ferita all’arto colpito e per una contusione alla spalla.
Mentre il giovane, pesantemente indiziato dei reati di rapina aggravata e di lesioni personali, è stato tratto in arresto e condotto in caserma sino all’udienza che si è tenuta presso il tribunale di piazzale Clodio dove il magistrato ha convalidato la misura cautelare applicata dai militari dell’Arma e disposto l’obbligo di presentazione periodico in caserma
E ‘sempre opportuno ricordare che qualsiasi persona denunciata, indiziata di reato, arrestata o rinviata a giudizio è da considerarsi innocente in ogni stato e grado del procedimento penale inclusa la fase delle indagini preliminari sino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva nei suoi confronti.