Ardea, titolare di ristorante ruba 23mila euro di corrente con allaccio abusivo: arrestato

Un ristoratore si era allacciato da più di due anni abusivamente alla corrente elettrica, sottraendo 23mila euro di energia ed è stato messo ai domiciliari

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I Carabinieri della Compagnia di Anzio nelle ultime ore sono intervenuti in località San Lorenzo, con il supporto dei Carabinieri delle Compagnie del Gruppo Frascati, del Nucleo Cinofili di Roma, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, del Nucleo Ispettorato del Lavoro, del personale della Polizia Locale di Ardea e del personale specializzato di ENEL  e per la fornitura idrica, per sanzionare allacci abusivi alla corrente elettrica.

Un ristoratore si era allacciato da più di due anni abusivamente alla corrente elettrica, sottraendo 23mila euro di energia ed è stato messo ai domiciliari

I militari operanti hanno arrestato due persone in flagranza per furto di corrente elettrica, che avevano preso con degli allacci abusivi compiendo il reato.

Tra i casi più gravi di furto di energia elettrica, un 55enne, titolare di un ristorante nel territorio di Ardea: i tecnici hanno rinvenuto un dispositivo tramite il quale lo stesso aveva illecitamente utilizzato la rete elettrica pubblica per un totale di oltre 23mila euro, a decorrere a partire dal novembre 2022.

Al termine degli accertamenti, il ristoratore è stato quindi portato presso le camere di sicurezza della Tenenza di Ardea per il successivo giudizio direttissimo.

In un altro caso, un altro 55enne già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per un’altra vicenda, anche grazie agli accertamenti dei tecnici dell’Enel, è risultato utilizzatore di un allaccio abusivo alla corrente elettrica pubblica, tramite un palo della luce limitrofo.

Contemporaneamente, la stessa persona veniva subito sottoposta agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio direttissimo.

Infine, in un altro intervento, grazie all’aiuto di personali del Nucleo Anti Sofisticazione dei Carabinieri, i militari hanno controllato un bar e una frutteria del territorio.

Al proprietario della prima attività venivano comminate sanzioni amministrative per oltre 19mila euro per aver impiegato quattro dipendenti in nero e aver utilizzato un ufficio come deposito alimenti. Contestualmente, venivano sequestrati 20 chili di alimenti.

Invece, venivano comminate sanzioni per 14mila euro per aver impiegato un immigrato clandestino e non aver applicato le procedure di autocontrollo previste dalla normativa vigente.

In un altro articolo di oggi, 16 febbraio, una famiglia con due minori, è stata arrestata in una cittadina litorale sud del Lazio, in un altro episodio che ha visto madre, padre e due figli minori di 15 e 17 anni venire cacciati dallo stabile nel quale si erano inseriti, abitandolo abusivamente.

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Ricordiamo come sempre che ogni indagato, arrestato, sospettato o denunciato, o messo in stato di fermo, è innocente fino a sentenza definitiva di condanna a suo carico e fino alla formazione delle prove nei vari gradi del processo.