Trattori a Circo Massimo: solidarietà mista a preoccupazione per l’allarme INGV nel sito (VIDEO)

Agricoltori tornano nella Capitale con due manifestazioni scollegate: a Circo Massimo anche i sindaci dei comuni a vocazione agricola

Se ne erano andati imboccando il Grande Raccordo Anulare con la promessa di un ritorno nella Capitale, ma quella promessa una buona fetta di produttori agricoli l’ha mantenuta oggi come annunciato, in due manifestazioni, una della quali a bordo di dieci trattori.

Sfilando tra le esternazioni di solidarietà cittadina, i mezzi agricoli hanno infatti raggiunto gli altri numerosi manifestanti a piedi al Circo Massimo, luogo simbolo con la FAO di tutto ciò che è fabbisogno alimentare, ma anche fragile, dopo gli scossoni che hanno determinato lo stop dei Concertoni nello storico pratone.

Agricoltori tornano nella Capitale con due manifestazioni scollegate: a Circo Massimo anche i sindaci dei comuni a vocazione agricola

Vestiti di slogan e bandiere, sono partiti dal presidio di Cecchina per arrivare al Circo Massimo, e posizionarsi sotto l’Aventino i dieci trattori del Cra Agricoltori Traditi dove ad attenderli c’erano centinaia di manifestanti che potranno arrivare ad un migliaio secondo i numeri attesi per la manifestazione di oggi, con agricoltori da tutta Italia, in primis dal Lazio, ma anche dalla Sardegna, dalla Basilicata e la Sicilia, e dalla Campania alla Liguria.

La manifestazione che come noto manca della partecipazione del Cra Agricoltori Traditi, non è stata l’unica di oggi, perché questa mattina una delegazione del Comitati riuniti agricoli è andata nella sede della Commissione Europea a Roma, per presentare una lettera aperta degli agricoltori per diffidare la Commissione Europea dall’imporre direttive e/o normative allo Stato italiano.

E’ di minaccia della “sovranità popolare del comparto agricolo” che parlano gli agricoltori, e del rischio di un’imposizione di direttive che non siano state concordate con le parti interessate con “sistemi democratici di partecipazione popolare alle scelte politiche ed economiche”.

Unico punto fermo forse nelle manifestazioni di oggi a Roma iniziate questa mattina a Piazza del Campidoglio con Altragricoltura e Popolo produttivo, che non si collegherà a quella in corso a Circo Massimo del Cra agricoltori traditi, perché, spiegano i primi: “Noi non vogliamo le dimissioni del governo”.

Tra gli slogan che saltano agli occhi le ragioni in cima all’elenco dei punti da difendere, e cioè il valore del grano nazionale “L’oro italiano” e un netto “No alla carne sintetica”, che in centinaia sono venuti a sostenere nella battaglia portata avanti in tal caso dal leader Danilo Calvani a Circo Massimo.

Mischiati alla folla poi, ma riconoscibili dalla fascia tricolore anche alcuni sindaci italiani, che stanno rappresentando la popolazione che vive per la stragrande maggioranza con il lavoro agricolo, in questo momento “non tutelato nemmeno dai sindacati”, così come i prodotti di alta qualità. Dita puntate ad esempio sul grano che arriva dall’estero, un’importazione dal Canada ben oltre la comunità europea.

Trattori nei pressi dell’area archeologica dove erano stati interdetti i maxi eventi

I dieci mezzi agricoli sono parcheggiati nei pressi dell’area archeologica a fare da scenario agli interventi sul palco predisposto su un mezzo come quello di Danilo Calvani che non intende sospendere la protesta.

Ma intanto un po’ di preoccupazione c’è sulla precarietà di alcuni edifici già attenzionati dopo lo stress delle vibrazioni dei maxi eventi musicali, come Torre della Moletta, l’edificio difensivo medievale che si trova proprio nel complesso archeologico del Circo Massimo.

Oggi un pensiero reso meno evidente del sostegno che a colpi di clacson si fa sentire da chi passa in auto nei dintorni nell’area. Difficile fermare la folla e il flusso della protesta, che almeno rispetto ai concertoni, non si metterà a saltare all’unisono.