2023, per il Comitato pendolari annus horribilis della ferrovia Roma Lido

Un 2023 con dati annuali drammatici hanno fatto dell'anno appena trascorso uno dei più pesanti  per i pendolari

Il Comitato Pendolari, da sempre attento alle sorti dei trasporti nella nostra regione e in particolare dell’andamento, a dir poco nefasto, della ferrovia Roma-Lido, da qualche tempo ormai ribattezzata ufficialmente come Metromare.

Un 2023 con dati annuali drammatici hanno fatto dell’anno appena trascorso uno dei più pesanti  per i pendolari

L’annus horribilis, in un peggioramento che si spera abbia fine presto, è il 2023, come evidenziato da alcuni dati snocciolati dal comitato stesso.

Nel loro commento all’anno solare appena terminato, il Comitato Pendolari mette a conoscenza di dettagli che evidenziano  la “costanza nella tragedia” della mobilità per chi ogni giorno da vero  pendolare martire si sposta dal lido di Roma (perchè questo Ostia è, o dovrebbe essere per definizione ndr) alla Città Eterna, sottolineando come per ora, a gennaio concluso, si sia partiti meglio di come era andato tutto il 2023.

I più maligni, e forse a ragione, diranno che è difficilissimo se non impossibile fare peggio, ma tant’è.

“Il Natalespiega il Comitato Pendolari – ci rende più buoni e la Befana porta i doni. Ne ha beneficiato Cotral e di conseguenza anche noi pendolari. E i treni hanno viaggiato meglio”.

“I dati di gennaiosottolineano i responsabili del Comitatosono infatti in netto miglioramento rispetto al mese di dicembre e questo ci fa molto piacere, perchè non siamo masochisti e quindi ogni miglioramento dello stato del servizio ci porta un po’ di ossigeno e ci evita ulteriori mal di fegato”.

“E’ sicuramente il frutto delle nostre pressioni sulle aziende di gestione e sulla Regione, oltre che di un impegno di Cotral, che cerca senza dubbio di evitare ulteriori figuracce. Ma non dormiamo sugli allori e non ci facciamo facili illusioni. La storia recente ci insegna che una rondine non fa primavera. Ad agosto abbiamo avuto un miglioramento netto dello stato del servizio rispetto ad un luglio disastroso, ma da settembre in poi le cose sono tornate a peggiorare pesantemente. Ed in questi primi giorni di febbraio abbiamo già avuto un paio di fermi prolungati derivanti da problemi sull’infrastruttura. Purtroppo una volta si fermano i treni per guasti, un’altra per colpa della linea, ma il risultato non cambia. Saranno casi isolati? Chissà! Vedremo.”

Ben consapevoli, come loro stessi scrivono qualche riga sopra, “Una rondine non fa primavera” e la costanza, per la Metromare, è forse il vero tallone d’Achille di un servizio che per ora di costante ha avuto solo disagi, guasti e disservizi pagati a caro prezzo dalle coronarie e dalla salute di chi è costretto a prendere la ferrovia Roma Lido ogni giorno.

“Lasciamo comunque alle spalle un anno disastroso – e qui, nei dati annuali, il Comitato annida, volutamente, tutto il ‘marciume’ subito dai cittadini e pendolari sulla propria pellefatto di 1.590 corse soppresse da maggio a dicembre 2023. Estendendo il dato all’anno intero si arriva tranquillamente a 2.000. Media treni in ritardo accumulati in otto mesi: 42,1%”.

Sosanzialmente, per fare una sintesi estrema ma dura quanto veritiera e corretta, nel 2023, quasi si arriva alla metà dei treni della ferrovia Roma-Lido in otto mesi.

Poi, per dare un raggio di sole in un oceano di oscurità, il Comitato Pendolari, evidenzia anche qualche dato che incita alla speranza: “La situazione si stabilizzerà solo con la messa in esercizio dei treni nuovi, cioè fra 2 anni, perchè anche quelli che tornano dalla revisione generale dipinti di blu non sono affidabili. Servono i famosi 2 treni dalla Metro A! Lo ribadiamo”.

La conclusione, come detto, con i dati di gennaio, che evidenzia come ci sia un miglioramento che andrà ovviamente rafforzato con servizi e tempi di percorrenza dei treni sempre migliori: “A gennaio quindi le soppressioni sono ridotte all’osso, solo 25, pari allo 0,8% del totale corse ed i treni in ritardo sono stati 590, pari al 18,2%”

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