Terremoto nel comune di Pomezia: si dimettono vicesindaca e due assessori della Lega

Due assessori della Lega si sono dimessi dalla Giunta Comunale di Pomezia, in una serie di "smottamenti" a catena che certificano un vero e proprio terremoto politico 

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Foto: repertorio

A Pomezia quest’oggi, venerdì 9 febbraio, a seguito della discussione del bilancio, la contrapposizione maggioranza-minoranza ha provocato un gigantesco terremoto, con la vicesindaca e due consiglieri della Lega che si sono dimessi dalla Giunta comunale e gli “smottamenti” hanno portato ulteriori novità.

Due assessori della Lega si sono dimessi dalla Giunta Comunale di Pomezia, in una serie di “smottamenti” a catena che certificano un vero e proprio terremoto politico

Ma, andando con ordine, andiamo ad evidenziare come il “terremoto politico” abbia colpito quest’oggi il comune di Pomezia, con la Giunta che perde per strada tre figure chiave, la vicesindaca e due assessori in un colpo solo.

L’ultima ad essersi dimessa in ordine temporale è stata la ormai di fatto ex vicesindaca di Pomezia, Flavia Cerquoni, della Lega.

La Cerquoni è donna di spicco all’interno della Lega stessa, che oltretutto era anche in carica prima degli “smottamenti” odierni, come assessore alla pubblica istruzione e ai servizi sociali.

Ora la Prima Cittadina di Pomezia Felici ha tre “crateri” in ruoli chiave da riempire al meglio possibile all’interno della Giunta Comunale, nel più breve tempo possibile, e non sarà assolutamente facile riuscirci.

Difatti, sempre dalla Lega vanno via altri due assessori, che al pari della ex vicesindaca danno le loro dimissioni, ovvero Luigi Lupo, l’assessore per i servizi demografici, il turismo, spettacolo, cultura, musei, mobilità e trasporti, non farà più parte del “direttivo” comunale, così come ha scelto di abbandonare l’incarico il suo omologo Nicolò Antonino Barone, che svolgeva l’incarico di assessore ai lavori pubblici e sport. Tutti e due dimissionari con effetto immediato e hanno riconsegnato i loro incarichi al sindaco Veronica Felici.

Ma le novità non finiscono qui, dato che, semopre  in data odierna, la consigliera Jessica Valle, in quota Fratelli d’Italia, è contestualmente passata al gruppo della Lega, e i dissapori, le contrapposizioni della maggioranza, da parte della Lega, nell’approvazione del bilancio, traspaiono solo in parte dal comunicato fatto in giornata da parte del comune di Pomezia, che al riguardo, scrive, in una nota ufficiale: In seguito alla dichiarazione d’ingresso nel nostri gruppo consiliare – si legge in una nota della Lega – della consigliera comunale Jessica Valle, il sottoscritto capogruppo consiliare, Fabrizio Salvitti, unitamente al consigliere comunale Giuseppe De Luca, comunichiamo la nuova formazione del medesimo gruppo, confermando capogruppo consiliare Fabrizio Salvitti”.

D’altronde, il passaggio Jessica Valle alla Lega non è cosa di poco conto, dato che si tratta della prima in lista di Fratelli d’Italia, per quanto concere i voti ottenuti, dunque un’innesto di “peso” e di spessore.

Il comunicato ufficiale del comune di Pomezia recita in modo laconico, l’avvenuto terremoto:

“Nella mattinata di oggi, 9 febbraio, gli assessori Luigi Lupo e Nicolò Barone hanno rassegnato le loro dimissioni, riconsegnando le rispettive deleghe al sindaco Veronica Felici. Ringrazio i due assessori per il lavoro svolto per la nostra città con grande senso di responsabilità e dedizione in questi otto mesicommenta il Primo Cittadino di Pomezia -. Durante questo periodo ho apprezzato le loro doti umane e professionali, messe a disposizione del bene comune con grande disponibilità”,

Di certo un “motivo del contendere”, che potrebbe aver provocato una spaccatura importante come questa, che potrebbe a buon diritto aver creato forti dissapori, potrebbe essere stato quello noto, in ambito cittadino, come la vicenda del “Rudere”.

Nelle intenzioni del comune, la scuola media Marone di Pomezia che deve essere trasferita in un immobile provvisorio, per permettere lo svolgimento dei lavori sull’edificio scolastico finanziati dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.

Andando a spiegare brevemente la questione, la volontà del comune di Pomezia era, originariamente, stata dettata dalla necessità di acquistare a caro, carissimo prezzo, 6 milioni di euro, un edificio che dovrà (doveva già averlo fatto) sostituire la scuola media Marone, ma che invece è ancora lì, marmoreo e vuoto, senza studenti, mentre già a gennaio di quest’anno doveva pullulare di scolari al suo interno.

Da qui l’appellativo di rudere, un rudere pagato a peso d’oro, bloccato, inattivo, e a quel punto ci sono stati vari appelli dell’opposizione contro la scelta di acquistare questo palazzo, attaccando la Giunta Felici, “rea” d’aver avanzato una proposta d’acquisto a cifre giudicate folli, 6 milioni di euro, per un immobile nella trafficata via dei Castelli Romani, per farne un futuro istituto scolastico e di non aver ancora portato a termine la sua mission.

Ovviamente, gli aspetti che hanno creato grande dissenso tra i cittadini e tra i politici e le fazioni presenti all’interno della Giunta Comunale di Pomezia, e che potrebbero aver acceso ulteriormente lo scontro, riguardo al “Rudere” sono molteplici.

Innanzitutto dal punto di vista economico, dato che l’esborso economico, fondi o non fondi, per acquistare la scuola sarebbe alto, perchè il comune ha avanzato una proposta ufficiale d’acquisto per questo stabile, per la cifra “monstre” di circa 6 milioni di euro, lavori esclusi, che.

Poi vanno considerate anche le grosse difficoltà logistiche, dato che l’immobile della discordia si trova in via dei Castelli Romani, in un quadrante da sempre e storicamente molto trafficato, distante dal centro della città di Pomezia, e non ultima, c’è anche la problematica dei tempi per terminare i lavori, che dovrebbero essere brevi ma non lo sono affatto, dato che vanno realizzate circa una 40ina di aule e 2 uffici.

Proprio ieri, restando nell’ambito del comune di Pomezia, in un altro nostro articolo d’approfondimento, vi avevamo raccontato di come un’importante dotazione finanziaria di circa 2 miliardi di euro da spendere nel prossimo biennio a favore delle piccole e medie imprese sia sul tavolo del Comune di Pomezia, grazie ad uno stanziamento proveniente dai fondi Regione Lazio che permetterà di affrontare e investire economicamente su un ambito molto ampio di interventi in vari settori: trasporti, dei rifiuti, turismo, infrastrutture e lavori pubblici.

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