Roma, sit in al Gay Center. Pro Vita: “Gualtieri solidale a singhiozzo”

Il portavoce di Pro Vita bacchetta Gualtieri: "La sua una solidarietà a singhiozzo. Al Gay Center sì, a noi no"

Assalto al Gay Center - fonte Instagram

Al Gay Center sì, a Pro Vita no.  Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus bacchetta il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a suo dire, pronto a stigmatizzare gli atti teppistici in base ai suoi punti di vista, mostrando “solidarietà a singhiozzo”.

Il portavoce di Pro Vita bacchetta Gualtieri: “La sua una solidarietà a singhiozzo. Al Gay Center sì, a noi no”

L’intervento di Coghe arriva l’indomani dell’attacco a colpi di mazze da baseball al Gay Center di Testaccio da parte di una squadretta di adolesecenti. “Siamo contenti che abbia immediatamente e giustamente espresso solidarietà al Gay Center per i vili atti intimidatori subìti presso la loro sede, anche se questo rende ancor più vergognoso e ipocrita il suo assoluto silenzio sulle violenze e le minacce di morte che Pro Vita & Famiglia ha subìto lo scorso 25 novembre dai manifestanti di Non Una Di Meno, che assalirono la nostra sede a viale Manzoni accerchiando la Polizia, sfondando la vetrina e gettando all’interno un ordigno esplosivo acceso”.

Evidentemente per il sindaco Pd la violenza è da condannare “a targhe alterne”, a seconda se le vittime siano o no politicamente affini al suo schieramento”, conclude Coghe.

Il presidente di Pro Vita, bacchettato il sindaco, esprime solidarietà per l’attacco alla sede del Gay Center di Roma. “La violenza, in qualsiasi forma e verso chiunque, è sempre e soltanto sbagliata e da condannare. Ovviamente siamo su gran parte dei temi politici su posizioni opposte a quelle portate avanti dal Gay Center e dai suoi esponenti, ma siamo uniti sul contrastare ogni tipo di discriminazione. L’unico modo per esprimere il proprio dissenso e contrarietà a chi la pensa diversamente è quello del dialogo”, fa sapere.

Capiamo, purtroppo, bene ciò che ha vissuto il Gay Center perché anche noi, da anni, siamo vittime di intimidazioni, violenze, attacchi e vandalismo da parte di gruppi transfemministi e altre associazioni arcobaleno, l’ultimo proprio accaduto durante la manifestazione contro la violenza sulle donne il 25 novembre”, conclude tornando sul tema.

Il sit-in

Intanto oggi, venerdì 2 febbraio, alle 18 si terrà un presidio di solidarietà al Gay Center, in via Galvani 51, a Testaccio. La capogruppo del M5S in Campidoglio Linda Meleo e la capogruppo del M5S in I Municipio Federica Festa hanno garantito la loro partecipazione.

La sede è stata vittima di un episodio di bullismo adolescenziale, fenomeno sempre più frequente e preoccupante. Riteniamo che il prezioso apporto di Gay Center debba essere tutelato anche con forti politiche sociali, a partire dal Municipio I in su. Ai ragazzi annoiati e aggressivi che si sono resi protagonisti di questa azione esecrabile bisogna offrire alternative culturali e sociali”.

L’ondata di indignazione che si sta alzando da più parti, contro il vile attacco al Gay Center ci conferma che nella nostra città gli anticorpi democratici e antifascisti ci sono e godono di ottima salute”, dichiara invece Marilena Grassadonia, coordinatrice Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale nel confermare la presenza al sit-in.