Roma, omicidio del 14enne Alexandru Ivan: c’è un quarto arrestato

Nuovi aggiornamenti  nella vicenda dell'uccisione a colpi d'arma da fuoco del minorenne, con l'arresto di una quarta persona e ulteriori dettagli

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L’omicidio del 14enne Alexandru Ivan, ucciso con un colpo di pistola a metà mese, nei pressi di una fermata della Metro C, si arricchisce di un nuovo particolare non di poco conto, ovvero un ulteriore arresto, il quarto, di una persona che è gravemente sospettata d’aver partecipato alle vicende di quella tragica notte di metà gennaio.

Nuovi aggiornamenti  nella vicenda dell’uccisione a colpi d’arma da fuoco del minorenne, con l’arresto di una quarta persona e ulteriori dettagli

I carabinieri di Frascati hanno ammanettato, dando seguito ad un’ordinanza cautelare decisa dal Giudice per le Indagini preliminari di Velletri, il classe 1998 Massimo Komarov, 26enne che è stato rintracciato alla Borghesiana, periferia est di Roma.

Il ragazzo, noto a tutti con il nomignolo di “Janko”, sarebbe stato presente all’interno dell’auto, facendo parte del gruppo di persone che quella notte ha teso una trappola ai propri avversari, quando il minore è stato ucciso dopo essere stato centrato in pieno da un proiettile del quale non doveva essere il destinatario.

Con il giovanissimo, quella notte, l’ultima della sua vita, c’erano la mamma di Alexandru Ivan e il patrigno, originario di Valle Martella.

Quest’ultimo va a unirsi ai cugini Petrov, Dino e Corum, già fermati con l’accusa di omicidio in concorso, tutto già convalidato dall’autorità giudiziaria, e al fermo di una terza persona Ringo Gurgevic, che aveva provato a nascondersi ad Aprilia, provincia di Latina, anche lui cercando di scappare da Roma subito dopo l’omicidio del ragazzino del quale sono stati recentemente celebrati i funerali.

Tutto scaturito da una durissima rissa notturna in un bar di Borgata Finocchio, periferia romana, est della Capitale, quando il patrigno di Alexandru, Tiberiu Marciuca, si trovava all’interno del locale lungo la casilina, con alcune persone, poi identificate grazie ai video delle telecamere dai carabinieri.

Le parole grosse diventano rissa, violenza, con il patrigno del 14enne che litiga con alcune persone, si picchia, probabilmente con “quelli sbagliati”, con i quali sembrerebbe già avuto problemi e attriti

A quel punto tramite messenger, un “mister x” che evidentemente però il patrigno di Alexandru conosceva, gli avrebbe dato appuntamento per la resa dei conti esattamente alla fermata della metro C, e lì, nel parcheggio del capolinea, ci sarebbe stata una vera e propria imboscata ai suoi danni.

Il gruppo di Marciuca, compreso il 14enne che era con loro, il fratello, la compagna e il nonno materno, si sono presentati con mazze da baseball poi ritrovate dai militari dell’Arma alla fermata di Pantano.

Qui, a questo punto, l’auto con almeno tre persone – non si sa ancora se fossero le stesse persone della lite al bar – è arrivata e ha esploso i colpi di pistola, forse tre, forse quattro, non si sa ancora con esattezza, e uno di questi proiettili ha ucciso il minorenne.

Ci sono ancora tanti particolari decisivi da chiarire, ovvero il  numero esatto dei contendenti, il numero dei colpi esplose e delle auto che si sarebbero presentate sul posto con i componenti delle due fazioni, e le indagini proseguono per stabilire tutto questo, e portare a termine un caso intricato.

Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che tutti gli indagati, sospettati, fermati o arrestati, sono da considerate come presunti innocenti, dato che ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, e che le prove si formeranno eventualmente nei vari gradi di processo, fino all’emissione di una definitiva sentenza di condanna.

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