Aveva costruito la sua proficua attività di sfruttamento della prostituzione, attraverso un sito di incontri, il giovane di 25 anni che è finito in manette in queste ore, nella zona tra Ponte Milvio e Fleming.
Come base per intercettare le richieste online e organizzare gli incontri sessuali di una connazionale, utilizzava la sua auto, dove operava rispondendo alle richieste dei clienti con tre smartphone, per poi accompagnare la ragazza agli appuntamenti.
Roma, 25enne in manette per sfruttamento della prostituzione: su ogni incontro sessuale tratteneva quasi la metà dei soldi dei clienti
Sono stati gli investigatori del Distretto Ponte Milvio impegnati in un servizio “in borghese”, ad intercettare il giro di prostituzione montato ad arte da un 25enne di origini colombiane, nella zona tra Ponte Mivio e Fleming.
Nella serata di ieri, il giovane si era posizionato su una stradina del quartiere Fleming all’interno della sua auto berlina tedesca, e mentre sembrava stesse attendendo qualcuno, è stato notato maneggiare velocemente diversi telefoni, in un’attività di messaggistica frenetica che ha insospettito i poliziotti.
Una buona intuizione che ha avuto conferma poco dopo, quando l’uomo è stato fermato e controllato e con lui anche i suoi telefoni smartphone. In uno degli apparecchi risultava infatti la notifica di un incontro a scopo sessuale, e la conferma da parte del cliente che si trovava proprio in quella via ad attendere la ragazza nel suo appartamento a quell’ora.
Proprio lei poi, è apparsa poco dopo mentre tornava dall’appuntamento ed ha confermato ai poliziotti di aver appena avuto un rapporto sessuale con un cliente procacciato dal 25enne, un connazionale che la sfruttava con il sistema degli incontri online.
L’uomo è stato arrestato e dovrà ora rispondere dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di sfruttamento della prostituzione. La Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto per l’indagato la custodia in carcere.
Secondo gli accertamenti svolti dagli uomini della Polizia di stato di Fleming, la percentuale sull’attività di prostituzione della giovane donna, destinata all’indagato, sarebbe stata del 30% della somma pagata dal cliente e la ragazza, che sembrerebbe non fosse l’unica vittima del giro di prostituzione messo su dal colombiano.
L’indagato è intanto da ritenere presunto innocente, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.