Saranno oltre duecento i militari che si aggiungeranno ai presidi già esistenti per le strade e le stazioni della Capitale. Una decisione presa in queste ore a margine di un incontro tra il ministro Matteo Piantedosi e i sindaci di Roma, Napoli e Milano, presso il ministero dell’Interno. Il potenziamento del dispositivo di sicurezza rafforzerà le operazioni già in corso e note come “Strade sicure” e “Stazioni sicure”.
Aumenta la presenza militare nella Capitale: a Termini si occuperanno di controllare le strade circostanti
Sempre più militari saranno collocati a supporto delle Forze dell’Ordine nelle stazioni ferroviarie e metropolitane della Capitale e sulle strade, soprattutto a presidio della zone più sensibili.
E’ questa la novità in arrivo per aumentare la sicurezza a la percezione della stessa da parte di cittadini nell’ottica di una scelta di forze da schierare in città tutt’altro che nuova in realtà.
Ad ottobre dello scorso anno, con l’approvazione del decreto migranti il Consiglio dei Ministri, era partito il piano di rafforzamento del contingente militare nelle stazioni italiane, che nella Capitale aveva già significato l’arrivo dei militari per il potenziamento dei controlli nelle stazioni Termini e Tiburtina.
Ora i colori della mimetica saranno ancora più presenti secondo quanto è stato confermato in data odierna da Gualtieri, con più uomini, e cioè circa duecento in più, per quello che è stato definito un “modello di allargamento del presidio della zona di Termini”.
Nel dettaglio, si tratterà di 100 militari in più per l’operazione Strade Sicure e 100 che si aggiungeranno all’operazione Stazioni Sicure, me che in tal caso riguarderà stavolta non il lavoro di controllo interno, ma le strade circostanti.
Soltanto ieri nelle strade intorno a Termini, fuori controllo, un ennesimo episodio di aggressione è avvenuto a mezzogiorno, davanti al gruppo di Polizia Locale di via Goito.
La vittima colpita con una testata al volto, è un agente in borghese del Corpo di Polizia di Roma Capitale aggredito da un cittadino 40enne dell’Honduras, che poco prima aveva fatto notare all’agente uno sguardo di troppo, facendosi avanti con la frase: “Che ca…ti guardi?”.
E’ stato l’intervento di due colleghi in divisa del ferito, a bloccare l’aggressore con diversi gravi precedenti penali definitivi e in atto, tra occupazioni abusive, violenze e violenza sessuale.