Taxi in rivolta: auto e fumogeni occupano Bocca della Verità

La manifestazione indetta da una sola sigla sindacale dei tassisti. Cosa chiedono

Nella foto la manifestazione a Piazza Bocca della Verità - foto social free

Stanno manifestando dalle prime ore di oggi martedì 23 gennaio i tassisti romani che fino a questo pomeriggio hanno deciso di incrociare le braccia. L’agitazione per una serie di problemi sempre più gravi per la categoria, tra cantieri cittadini, l’abolizione di tutte le tariffe fisse, comprese quelle per l’Aeroporto di Ciampino e Fiumicino, e il mancato rispetto delle regole per gli NCC.

Dalle 10,00 di oggi si sono ritrovati con le auto di servizio davanti a Piazza Bocca della Verità, per l’assemblea pubblica segnalata anche dai fumogeni colorati durante la protesta nata in forma pacifica.

La manifestazione indetta da una sola sigla sindacale dei tassisti. Cosa chiedono

C’è chi lavora e chi no tra i tassisti romani che avevano proclamati lo sciopero per questo martedì 23 gennaio. Era stata solo una sigla sindacale a farsi sentire, ma con ciò sperando in un’adesione più corale dei lavoratori della categoria.

Pochi scossoni al traffico cittadino in generale, mentre è in particolare nel centro che ci sarebbero i principali problemi per cittadini e turisti nella necessità di questi mezzi di trasporto, oggi “chiusi” per l’agitazione.

Taxi in rivolta: auto e fumogeni occupano Bocca della Verità 1

Una decisione che bolliva in pentola da molto tempo per una serie di motivi che tediano i lavoratori su gomma che si muovono in strada, sempre più compressi e limitati in un ginepraio di cantieri e chiusure che porteranno la città allo stress fino alle soglie del Giubileo.

Tra le motivazioni della protesta com’è ormai noto, c’è la famigerata e mancata applicazione dell’articolo 29 del regolamento comunale, che dovrebbe imporre agli NCC (Noleggio con Conducente), di fare ritorno nei depositi dopo ogni corsa.

Uno dei punti centrali della protesta al quale sono gli stessi NCC a rispondere in queste ore: I tassisti ritengono che questa normativa sia essenziale per evitare che i servizi di Ncc incidano sulla clientela dei tassisti romani. Un modo per limitare gli Ncc e di conseguenza la possibilità per l’utenza di scegliere con chi muoversi – specifica in una nota il blog dedicato al mondo degli NCC e taxi -. Viste le file e la carenza di taxi documentati nel tempo nelle grandi città – aggiungono – dovrebbero pregare che gli Ncc si facciano carico tutti i giorni di chi rimane a piedi”.

La situazione ad oggi, a prescindere dalle beghe tra le categorie, resta quella disastrosa per gli utenti sul fronte dei trasporti pubblici che vede i cittadini schierati in generale sul problema dei cantieri tappo, mentre in particolare sul problema delle tariffe perplessi sul futuro di mezzi che potrebbero diventare sempre più un lusso per pochi.

La protesta di oggi però, rischia di diventare una causa ancora più comprensibile domani mercoledì 24 gennaio, quando scatterà il maxi sciopero dei trasporti, con lo stop di bus e metropolitane a livello locale, che per tutti significherà anche ricorrere ai mezzi pubblici alternativi.