Tivoli, pappagalli, buoi e iguane: non solo cani e gatti per la benedizione di Sant’Antonio all’anfiteatro (VIDEO)

La processione nel centro storico e poi la benedizione nell'anfiteatro di Bleso: la Festa di Sant'Antonio un successo

Chi si è presentato col pappagallo in gabbietta, chi col coniglio al guinzaglio, ed altri ancora con piccole tartarughe in altrettante piccole ciotole. Non solo cani, gatti e cavalli protagonisti per la festa di Sant’Antonio di oggi a Tivoli. Sono stati centinaia gli animali, di ogni razza, benedetti all’Anfiteatro di Bleso. C’era persino un piccolo iguana.

La processione nel centro storico e poi la benedizione nell’anfiteatro di Bleso: la Festa di Sant’Antonio un successo

Una mattinata dedicata ai migliori amici dell’uomo, a prescindere dal pelo e dalle dimensioni, cominciata col raduno in piazza Codro Benedetti, nel centro storico.

Lì i partecipanti si sono dati appuntamento per dar vita alla processione dedicata al Santo.

La colonna di uomini e animali poi si è snodata per le vie del centro da via Domenico Giuliani fino a piazza Garibaldi.

Alle 10 e mezza altro step della festa. E’ partito il corteo con la rappresentanza del IV reggimento Carabinieri a cavallo, la banda musicale di Tivoli, la barozza trainata dai buoi con la statua del Santo sopra. Ed ancora il carretto trainato da un cavallo e per concludere cavalli condotti da cavalieri.

Al momento dell’arrivo all’anfiteatro di Bleso è arrivato il momento della festa più emozionante per i padroncini, grandi e bambini.

Intorno a mezzogiorno, infatti, è cominciata la cerimonia della benedizione degli animali impartita da padre Francesco Duarte della parrocchia Santa Croce in Santa Maria Maggiore. Un appuntamento reso festoso dal sole e dai tanti versi degli animali.

Messe e tamburellare

La Festa di Sant’ Antonio Abate, protettore degli animali domestici con l’annessa rievocazione religiosa, è una tra le più sentite e partecipate dal popolo tiburtino.

Si è aperta mercoledì 17 gennaio – giorno proprio dedicato al Santo – con più messe e relative ballate delle tamburellare tiburtine al mattino, e nel pomeriggio è proseguita col rosario in presenza del vescovo di Tivoli, monsigor Mauro Parmeggiani.