Ad Artena i carabinieri della locale stazione hanno arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, un 49enne del posto che è gravemente sospettato del reato d’atti persecutori da parte della ex convivente, supportato nella testimonianza dei reati dal suo nuovo compagno.
L’uomo era arrivato a tormentare e ferire, investendolo con l’auto, anche il nuovo uomo della sua ex compagna
In particolare, nella vicenda specifica, i Militari dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Artena hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale che impone al 49enne indagato il del divieto di avvicinamento, dovendo stare a non meno di 500 metri dalle persone offese e venendo obbligato a portare il braccialetto elettronico.
Il provvedimento del braccialetto elettronico è stato deciso dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Velletri, scaturito dopo varie e dettagliate denunce delle parti offese dalle condotte dell’uomo, che viene accusato dall’attuale compagno e dalla sua ex convivente di aver minacciato di morte, spaventato, pedinato la donna, prendendosela anche con l’attuale compagno di lei.
A seguito di svariate indagini da parte del Tribunale di Velletri, ci sono gravi elementi a carico del sospettato, che non accettava la fine della breve relazione che aveva avuto con la donna e ha iniziato a minacciarli davanti la loro casa, investendo in un’occasione anche il nuovo compagno della signora con la propria auto, anche questa sequestrata dai carabinieri, ferendolo ad una gamba, con prognosi medica di circa 5 giorni.
Quindi, in un quadro di ripetuti maltrattamenti e stalking, gli aggrediti erano da tempo terrorizzati e vivevano in un grave stato di paura, temendo per la propria vita, e hanno avvertito le forze dell’ordine chiamando il numero unico per le emergenze 112 che ha permesso ai carabinieri di intervenire, arrestando l’uomo, che ora verrà processato davanti all’autorità giudiziaria.
Ieri, venerdì 19 dicembre, abbiamo descritto un ulteriore caso di donna che è stata vessata dal compagno, in provincia di Latina, ed è riuscita, dopo diverso tempo, a liberarsi dei tormenti provocatigli dal suo uomo, che ha dato in escandescenze anche davanti alle forze dell’ordine ed è stato arrestato.
Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che tutti gli indagati devono essere ritenuti sempre, siano essi arrestati, sospettati, in stato di fermo o denunciati, considerati come presunti innocenti, data l’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, con le varie prove che eventualmente si formeranno nei vari gradi del processo e lo resteranno fino all’emissione di una definitiva e irrevocabile sentenza di condanna.