Axa, storia di un semaforo conteso che lampeggia giallo da mesi

Torna sotto i riflettori la vicenda del semaforo fantasma nel quartiere residenziale situato alle porte di Ostia

L’annuncio è ufficiale l’incrocio diventerà una rotatoria. Non sono bastate le segnalazioni e le proteste ufficiali degli abitanti dell’Axa, il quartiere residenziale situato alle porte del litorale, per ripristinare un semaforo che lampeggia giallo dall’estate scorsa lasciando senza presidio un incrocio pericoloso peraltro teatro di incidenti stradali anche molto gravi. L’impianto posto all’altezza dell’intersezione tra via Euripide, che scende da piazza Eschilo in direzione del litorale, e via Bacchilide che la taglia perpendicolarmente è destinato a sparire.

Torna sotto i riflettori la vicenda del semaforo fantasma che farà spazio a una costosa rotatoria

Ai residenti, ormai esasperati anche dalla condotta dilatoria assunta dal Consorzio locale che gestisce la manutenzione del verde e quella delle strade interne al quartiere, i vigili del X Gruppo Mare della polizia di Roma Capitale hanno risposto, allargando le braccia, che tutto dipende da una diatriba tra pubblico e privato.

Il semaforo in tilt da ormai da diversi mesi sarebbe, infatti, al centro di un braccio di ferro tra il Consorzio Axa e l’amministrazione del X Municipio che si palleggiano la responsabilità delle riparazioni sulla base del fatto che non vi sarebbe chiarezza sulla proprietà dell’impianto che si trova lì da diversi anni.

Di qui la situazione di totale inerzia da parte dei contendenti perché non essendo possibile risalire all’identità del titolare non è neppure possibile stabilire a chi spettino i relativi interventi di manutenzione.

Come in un “giallo” burocratico degno di questo nome hanno intanto trovato riscontro ufficiale i rumors di chi sosteneva che lo stato di abbandono in cui giace il semaforo fosse in realtà dovuto al fatto che i diversi soggetti in campo a iniziare dal Consorzio locale avrebbero rispolverato un vecchio progetto che prevedrebbe di sostituire l’incrocio incriminato con una rotatoria. Come quella realizzata qualche centinaio di metri più in là all’altezza dell’intersezione di via Eschilo con via Ibico.

Il Consorzio Axa ha annunciato la sostituzione dell’impianto che continua a non funzionare a rischio e pericolo dei residenti

Un progetto che ora è diventato ufficiale, così come reso noto dallo stesso Consorzio Axa,  ma che era stato accantonato anche per la forte resistenza opposta da numerosi residenti. E si perché la costruzione dell’infrastruttura dovrebbe comportare, tra l’altro, l’abbattimento di cinque pini e la scomparsa di un’intera area adibita a verde pubblico per fare spazio a una rotatoria abbastanza ampia da consentire la manovra da parte dei mezzi di trasporto pubblico che transitano in quel punto.

Non solo. I costi di realizzazione dell’opera stradale finiranno per ricadere all’80 per cento sui consorziati e al 20 per cento sull’amministrazione capitolina.

Intanto, mentre i burocrati si interrogano senza metter mano alle spese necessarie a far riparare il semaforo, gli abitanti del quartiere alzano il livello della protesta partita nelle scorse settimane in ragione del fatto che il presidio luminoso che, fino all’inizio della scorsa stagione estiva funzionava almeno di notte, svolge una funzione insostituibile per la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni e non può continuare a rimanere spento (leggi qui).

E ora, a fronte dell’annuncio ufficiale che il vecchio progetto sarà di nuovo messo in rampa di lancio tra gli abitanti del quartiere serpeggiano sia il malumore, sia diversi interrogativi. Chi ha deciso di realizzare la rotatoria? E perché i consorziati non sono stati interpellati? Su chi graveranno gli oneri di un’opera sicuramente impegnativa dal punto di vista finanziario? Tutte domande che per ora sono senza risposta.

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