I locali del centro della Capitale di nuovo in allarme per i tre atti vandalici messi in atto in pochi giorni dal solito autore ignoto, un folle soprannominato Shpalman, per la sua ripugnante abitudine di lanciare escrementi alle conducenti delle auto, lasciate in parcheggio selvaggio.
“Attenzione a Shpalman”: nel weekend della Befana prese di mira e colpite tre auto nella zona del Rione Monti
Stavolta si sarebbe concentrato nella zona del Rione Monti Shpalman, e con il favore del buio e armato delle solite schifose e maleodoranti munizioni, e cioè escrementi di animali raccolti per strada, avrebbe bersagliato almeno tre auto.
Tra colpi messi a segno con la solita logica malata di punire gli autori, o per l’esattezza le autrici dei parcheggi selvaggi, che sono andati in scena anche nel weekend della Befana, nei pressi di un noto locale alla moda di Via della Terme di Traiano.
In quella zona, è noto che i parcheggi non abbondano, e quei pochi si trovano peraltro a due passi dall’ingresso di un posto non proprio rassicurante di sera, e cioè il Parco del Colle Oppio e delle terme di Traiano, meta da sempre di senza fissa dimora e malviventi che anche in pieno giorno si appostano in attesa del passaggio di ignari turisti, frequentemente vittime di rapine.
Un contesto dove Shpalman deve essersi sentito a suo agio e libero di agire per sviare i sospetti, nonostante il gesto sia ormai inevitabilmente legato sempre alla stessa persona, che sembrerebbe sia stata identificata almeno una volta.
Ieri sera però non bastando il suo comportamento nauseante, è scattata una nuova denuncia social ripresa dal sito di welcome to favelas, che stavolta vedrebbe l’ignobile gesto collegato anche alla forzatura di un’auto in sosta.
Shpalman in sostanza, invece di attendere l’arrivo della conducente per scaraventagli addosso le munizioni maleodoranti, avrebbe aspettato di vederla lontana dall’auto per forzare la portiera e lasciargli sul sedile un omaggio punitivo a base di escrementi. Dallo scorso venerdì gli tra attacchi sarebbero avvenuti sempre nella stessa zona, ma non è escluso come in passato che l’allarme ora possa spostarsi altrove.
