Francesco Valdiserri investito e ucciso sulla Colombo torna a rivivere in uno spettacolo teatrale

Non solo teatro in una serata dedicata a Francesco Valdiserri e ai temi della sicurezza stradale e del divertimento responsabile

Tornerà a rivivere in uno spettacolo teatrale, organizzato dall’Università di Roma Tre con il sostegno della famiglia, Francesco Valdiserri, il 18enne ucciso da una giovane in stato di ebrezza che lo travolse con la sua utilitaria in via Cristoforo Colombo a Roma il 20 ottobre del 2022.

Non solo teatro in una serata dedicata a Francesco Valdiserri e ai temi della sicurezza stradale e del divertimento responsabile

La serata a ingresso libero, intitolata “Il posto giusto Francesco e il suo mondo: come trasformare una morte in vita”, promossa dai genitori del ragazzo scomparso, Paola Di Caro e Luca Valdiserri entrambi giornalisti, ha il supporto della Fondazione Roma Tre e si terrà il prossimo 19 gennaio alle ore 19.30 presso il Teatro Palladium della Garbatella, quartiere dove viveva la vittima, in Piazza Bartolomeo romano 8.

Ad animare l’evento non saranno soltanto gli allievi attori dell’Accademia Nazionale di arte drammatica Silvio D’Amico ma tutti coloro che, a partire dalla famiglia e dagli amici più stretti, hanno ideato una manifestazione multiculturale tesa a sensibilizzare, soprattutto i giovani, ai temi della sicurezza stradale e del “divertimento responsabile”.

Uno scopo più che nobile considerando che nel 2023 le vittime della strada nel territorio della capitale sono state più di 190.

Ad aprire la manifestazione sarà un docu-film dal titolo “Il posto giusto” realizzato da Stefano Comino durante il concerto organizzato in ricordo di Francesco a Parco Schuster, a Roma, il 29 settembre dell’anno scorso. Allo spettacolo parteciparono anche gli Origami Smiles la band di cui il ragazzo era il cantante e altri gruppi che con lui condividevano la passione per la musica: Cateepp; Cosmonauti Borghesi, 16Jpeg & CBR-320; Neue Ӓra, Purple Light, Rapacio Band e Sutura.

Quella sera il ragazzo si trovava nel posto giusto

Il “posto giusto” vuole essere, innanzitutto una una risposta alla frase fatta che si pronuncia come un mantra in tutte lo occasioni in cui si verifica una tragedia e cioè quella di essere stati “al posto sbagliato nel momento sbagliato”. Francesco, invece, era al posto giusto, con il suo amico Niccolò. Stavano tornando a casa, dopo essere stati al cinema. Al posto sbagliato non c’era lui, ma chi lo ha ucciso.

 Dopo il docu-film gli attori della Silvio d’Amico, Federico Diana e Domenico Sorrentino, saliranno sul palcoscenico per dare vita a una “mise en espace” dal titolo “Ragazzi, amate la vita! Storia di Fra e Lore”, per la regia di Caterina Rugghia già presentata a Firenze durante il Next Gen Festival e a Cinecittà in occasione della Giornata nazionale per le vittime sulla strada.

Lo spettacolo nasce da un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, nella sezione Buone Notizie, a firma di Stefano Guarnieri e Luca Valdiserri, papà di Lorenzo e Francesco, morti entrambi a causa di omicidi stradali in cui gli investitori erano risultati positivi ai test che rilevano la presenza nel sangue di sostanze incompatibili con la guida di un mezzo di trasporto (leggi qui).

La trama è incentrata su un dialogo immaginario tra due ragazzi, di 17 e 18 anni, strappati alla vita senza alcuna colpa i quali si interrogano anche sulle passioni e le emozioni negate da chi non ha avuto alcun rispetto per la vita altrui.

A chiudere la serata evento sarà la musica con uno speciale concerto che vedrà insieme una mescolanza di generi e stili.Parteciperanno i gruppi che hanno sempre accompagnato il nostro percorso per tenere vivo il ricordo di Francesco-spiegano i genitori- e che non abbiamo mai voluto interpretare esclusivamente come un simbolo della violenza stradale e della necessità di un cambio di rotta drastico per garantire più sicurezza a pedoni, ciclisti e soggetti vulnerabili. Ma anche come un mezzo per far passare il messaggio di sapersi divertire in modo responsabile e cioè attento alla sicurezza della propria vita e di quella altrui”.

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