Nella foto le scritte offensive contro l'influencer apparse sui social - foto free
Blitz nella boutique Ferragni al centro della Capitale: nuovo attacco all'influencer dopo il caso della campagna di beneficenza dei pandori
Per l’influencer Chiara Ferragni il nuovo anno non poteva partire peggio, con un nuovo attacco alla sua immagine, che stavolta non è passato dai social ma dalla mano “armata” di un pennarello indelebile, per dimostrare il disappunto di ignoti, per la sua brutta storia di beneficenza rivelatasi un falso.
Il 2023 annus horribilis per Chiara Ferragni, sembra proseguire anche a poche ore dall’ingresso nel nuovo anno, con un atto vandalico che stavolta se l’è presa con le vetrine e l’insegna della sua boutique romana, inaugurata alla fine dell’estate scorsa.
All’apertura del negozio di via del Babuino era stato dato come d’abitudine per qualsiasi attività dell’influencer, un grande rilievo mediatico, per via del fatto che dopo il successo del temporary store a Termini, e cioè il pop up store powered by Douglas, dove venivano venduti trucchi e prodotti per la cura del corpo e del viso, il negozio stavolta apriva per restare, e come punto vendita esclusivo di tutti i prodotti del brand Ferragni, tra abbigliamento, calzature, intimo, gioielli, occhiali, cosmetica e tanto altro.
Un bel colpo fino alle feste di Natale e il patatrac con l’iniziativa di beneficenza dei pandori venduti a caro prezzo per una presunta raccolta fondi, e l’acquisto di macchinari medici con fondi in realtà già stanziati.
Dopo la sanzione dell’Antitrust all’influencer e alla casa dolciaria e il mea culpa della giovane davanti a tutta Italia, con l’impegno di devolvere allo stesso ospedale un milione di euro, l’esposizione ai colpi di verdura marcia era rimasta comunque forte nella Capitale, dove in questi giorni di festa sono passate centinaia di migliaia di persone da tutta Italia.
La migliore delle occasioni in pratica soprattutto a Capodanno, per passare inosservati e lasciare la “firma” con scritte di sfregio, riportanti soprattutto offese. “Bandita” e “Truffatrice” sono i due epiteti utilizzati nel blitz che a capodanno ha lasciato il segno selle vetrine e l’insegna dell’attività e riprese in un video Tik Tok reso pubblico.