Rogo di Mezzocammino, il disastro annunciato del garage discarica

Il garage discarica di Mezzocamino era stato segnalato più volte: inutili i sequestri. Gi sversamenti di rifiuti sono sempre continuati

Il garage trasformato in discarica

Un garage usato come discarica, sequestrato più volte e sempre tornato a fare da ricettacolo di rifiuti di ogni genere, da inerti a vernici. Gli abitanti di Mezzocamino colpiti stamattina dal violento incendio che ha portato alla sgombero di 40 famiglie ora puntano il dito contro le istituzioni: “Ci siamo trovati di fronte a un disastro annunciato“.

Il garage discarica di Mezzocammino era stato segnalato più volte: inutili i sequestri. Gi sversamenti di rifiuti sono sempre continuati

L’incendio si è sviluppato da un garage diventato discarica a cielo aperto. I cittadini aspettano la bonifica da 10 anni.

Dieci anni di lotte dei comitati di quartiere rimasti inascoltati.Con molta amarezza e una rabbia infinita assistiamo al gravissimo incendio scoppiato nella parte sottostante di Largo Jacovitti – la denuncia degli abitanti – È l’esito peggiore, un incubo che ha sempre assillato le nostre menti, di una vicenda criminale vergognosa che si trascina da anni.

A nulla sono valse tante segnalazioni, esposti e denunce dei cittadini e del CdQ, l’impegno delle Forze dell’Ordine, di alcune istituzioni e del Cutm”, accusano i residenti.

A largo Jacovitti finora ha vinto l’impunità di personaggi senza scrupoli – arcinoti nel quartiere – che hanno trasformato l’area sotto la piazza in una impressionante discarica abusiva.

L’ultima volta in cui sono stati segnalati e beccati i delinquenti è stato giusto prima di Natale. Ma è evidente che qualcosa a livello normativo non funziona se alla fine, per anni, sono i cittadini a pagare tutto il danno”.

I sequestri

Gli abitanti ora si chiedono quale sia l’utilità del provvedimento di sequestro, che è stato disposto più volte nel tempo, se poi il pericolo rimane presente e lo sversamento dei rifiuti continua con regolarità.

Il rogo un disastro purtroppo annunciato e per troppo tempo ignorato. Adesso non resta che la speranza: “Ci auguriamo ora davvero che almeno questa ultima tappa consenta di intervenire in maniera severa, rapida e definitiva”.