E’ uno degli appuntamenti più attesi dell’anno perché assegna dei riconoscimenti ai Comuni che si sono distinti nella raccolta differenziata. Si tratta dell’Ecoforum del Lazio, quest’anno giunto all’ottava edizione, durante il quale Legambiente sulla base dei dati Arpa del 2022 ha comunicato i nuovi dati regionali sulla produzione e gestione dei rifiuti.
Quest’anno, tra l’altro, oltre ai “Comuni ricicloni” sono stati premiati anche i “parchi ricicloni”.
Tra i migliori ci sono Velletri, Tivoli e Fiumicino. Bassa Roma, dove il miglioramento procede a rilento catapultando la Città Metropolitana all’ultimo posto tra le province
Quello assegnato nell’ambito dell’Ecoforum del Lazio è un premio ambito perché riconosce l’impegno delle Amministrazioni pubbliche in relazione alla raccolta differenziata.
Un dato importante riguarda i Comuni con più di 50mila residenti. In questa categoria sono stati premiati 6 “Comuni ricicloni”, ovvero quelli che hanno superato il 65% di raccolta differenziata. Al primo posto di questa classifica troviamo Velletri con il 78%, al secondo Tivoli con il 77,6% e quindi Fiumicino con il 76,6%.
Interessante è vedere anche i comuni che si trovano immediatamente sotto il podio, proprio per capire che tipo di impegno queste amministrazioni abbiano dedicato alla raccolta differenziata. Nella lista seguono Guidonia Montecelio con il 70%, Aprilia con il 69,8% e Pomezia con il 69,6%.
Legambiente ha premiato anche i migliori comuni Rifiuti Free. Si tratta di territori in cui la quantità di indifferenziato è molto ridotta e che hanno abbattuto il conferimento a discariche e termovalorizzatori. Sono in totale 27, tutti sotto i 50mila abitanti e, in media a persona, qui si producono meno di 75 kg all’anno di secco residuo. Questa la classifica: Sant’Ambrogio sul Garigliano con 35,5 kg/abitante/anno di secco residuo, quindi Vallecorsa 55,5 e terzo Sacrofano 57,7.
I Comuni Ricicloni in totale sono 209 e tra questi, sul podio troviamo Nepi (84,2%), Sacrofano (83,7%) e Fondi (82,9%).
In generale in base al rapporto di Legambiente la raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel Lazio è cresciuta poco, con un miglioramento solo di 0,8 punti percentuali rispetto al 2022, raggiungendo il 54,23% . Siamo lontani dal dato medio nazionale, che tocca il 64%, e che spinge la regione Lazio al terzultimo posto in Italia.
La frazione più raccolta è l’organico, sempre in crescita, che rappresenta il 43% della differenziata, seguito da carta e cartone con il 28% e dal vetro con il 15%.
Pubblicata anche la classifica delle province. La più virtuosa risulta Viterbo, che ha toccato il 64,4% di raccolta differenziata, quindi Frosinone con il 61,7%, Latina con il 60,9% e Rieti con il 57,6%. La Città Metropolitana di Roma è in fondo alla classifica con il 52,1%. A contribuire al pessimo dato, trascinando giù anche il Lazio, sono le percentuali della differenziata della Capitale che, secondo i nuovi dati, si attestano sul 45,88%. Il dato è in crescita rispetto ad un anno fa ma comunque molto basso.
“Nel Lazio aumentano i Comuni Rifiuti Free ma cresce ancora troppo lentamente la differenziata, pesa il dato di Roma che produce più della metà dei rifiuti complessivi e dove c’è un miglioramento davvero impercettibile da troppi anni – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – d’altronde se nella Capitale non si fa nulla o quasi per aumentare la qualità della raccolta, non si possono di certo aspettare i miracoli.”
Per i Parchi Ricicloni premiati i Parchi dei Monti Aurunci, dei Monti Ausoni Lago di Fondi, di Bracciano-Martignano, dei Castelli Romani, del Lago di Vico, dei Monti Lucretili e della Riviera di Ulisse. Alcune menzioni speciali sono state assegnate dove è stata attivata, o è in via di attivazione, la tariffa puntuale. Si tratta di un grande traguardo per un’Amministrazione pubblica, che è stato riconosciuto ai Comuni di Genzano, Itri e Monte San Biagio.
“Complimenti a tutte le amministrazioni virtuose del Lazio che siamo felici di poter premiare, collettività grandi e piccole che dimostrano quanto sia possibile avviare un ciclo virtuoso dell’economia circolare, con impegno e buone pratiche nel grande cantiere della transizione ecologica del ciclo dei rifiuti”, ha concluso Scacchi.