Italia migliore nell’UE per produttività settore agricolo: +4,2% nell’ultimo triennio

Nel triennio che sta per concludersi a dicembre 2023, l'Italia realizza un aumento percentuale importante della produttività del lavoro agricolo a livello nazionale

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In questa seconda parte di 2023 si segnalano alcune opportunità di crescita e sviluppo nel settore agroalimentare italiano, come evidenziato da Acli Terra, nell’analizzare i dati riguardanti lo stato del settore, provenienti da Eurostat, riguardo alla produttività del lavoro agricolo all’interno dell’Unione Europea nell’anno che tra pochi giorni sta per terminare e dove l’Italia si piazza in controtendenza “positiva” rispetto al resto d’Europa.

Nel triennio che sta per concludersi a dicembre 2023, l’Italia realizza un aumento percentuale importante della produttività del lavoro agricolo a livello nazionale

Se da un certo punto di vista, se si va a guardare la media della produttività agricola derivante dalle ore lavorate, nelle nazioni dell’Unione Europea, Italia compresa, ha realizzato complessivamente un calo importante del  6,6%, segnando una significativa inversione di tendenza rispetto al triennio precedente, al contrario proprio il Belpaese italiano ha visto un aumento della produttività notevole, arrivando a un +4,2% rispetto allo stesso lasso di tempo, ovvero sempre gli ultimi tre anni.

Nel nostro Paese questo trend positivo è determinato a livello nazionale dalla riduzione dei prezzi dei fertilizzanti e all’incremento dei costi di prodotti  come l’olio d’oliva e i suini.

Rispetto all’anno precedente, in particolare, analizzando la sola Italia, le esportazioni di prodotti agricoli italiani sono cresciute del 6%, raggiungendo un valore complessivo di 64 miliardi di euro, coinvolgendo direttamente 4 milioni di lavoratori del settore.

Il settore agroalimentare nostrano, in tutto il Paese, ha un ruolo di “traino” ancora fondamentale perchè oltre a contribuire in modo significativo all’economia nazionale, ha registrato un aumento del turismo straniero del 25% rispetto al 2019, con una spesa complessiva di 50 miliardi di euro.

Un successo attribuibile in questo caso alla dedizione e all’impegno delle donne e degli uomini che operano nella nostra filiera agroalimentare.

Diventa però d’altro canto necessario investire nelle infrastrutture e nei servizi pubblici, affinché il settore agricolo possa continuare a crescere e contribuire a ridurre le disuguaglianze.

Non ci saranno, nelle previsioni del prossimo triennio, difatti, altri miglioramenti evidenti nel settore, se non avverrà in questo ulteriore lasso di tempo, il decisivo potenziamento di queste risorse potrebbe garantire un impatto a lungo termine sulla redditività e sulla sostenibilità del settore.

Acli terra, in particolare, si complimenta per questi risultati importantissimi  ed esprime gratitudine a tutti coloro che, con il loro impegno quotidiano, contribuiscono a rendere sempre più forte il settore agroalimentare italiano.

Recentemente, in un altro nostro approfondimento, spostandoci nel territorio italiano e rimanendo in tema di cibo italiano, vi abbiamo descritto di come nella sede lidense della Lega Navale Italiana di Ostia, organizzato dall’associazione Cibo Futuro, sia iniziato un ciclo totalmente gratuito e su prenotazione che durerà fino alla prossima primavera.

A inizio dicembre, difatti i partecipanti hanno già potuto assistere a dibattiti e dimostrazioni pratici sull’importanza del buon cibo, della buona cucina e dell’educazione  alimentare.

Il tutto verrà svolto  anche grazie a laboratori e seminari interattivi dove parleranno e “cucineranno” vero e propri chef professionisti.

Se vuoi approfondire questi argomenti, clicca sulle parole chiave colorate in arancione e leggi gli articoli correlati e pubblicati recentemente sul nostro sito d’informazione  Canaledieci.it.