Il cardinale Angelo Becciu è stato condannato oggi a Roma a 5 anni e mezzo di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e al pagamento di 8mila euro di multa. Una sentenza storica: è la prima volta che un cardinale viene condannato in Vaticano da giudici laici. Dietro alla sentenza innanzitutto lo scandalo finanziario dell’acquisto a Londra di un palazzo a prezzo gonfiato coi soldi della Santa Sede.
Il cardinale, ex prefetto per le cause dei Santi, condannato per peculato
La sentenza di primo grado chiude per ora il caso sulla compravendita di un palazzo a Sloane Avenue 60, al centro di Londra, con soldi della Segreteria di Stato. A leggerla oggi, 16 dicembre, il presidente del tribunale vaticano Giuseppe Pignatone (ex procuratore capo a piazzale Clodio).
La compravendita del palazzo al centro di Londra avrebbe procurato alle casse vaticane una “voragine enorme” quantificabile tra 139 ai 189 milioni di euro.
Per la procura vaticana il regista dell’operazione sarebbe stato proprio il cardinale, all’epoca Sostituto agli affari generali della Santa Sede.
Dieci in tutto gli imputati. Il cardinale è stato condannato anche per altri due episodi di peculato.
E’ stato giudicato colpevole, in concorso con Cecilia Marogna, per il versamento di 570 mila euro alla donna, sua amica e accreditata come analista geopolitica senza averne titolo, soldi che in teoria dovevano servire per il tentativo di liberare una suora colombiana sequestrata in Mali, motivazione ritenuta “non corrispondente al vero”.
Infine, il cardinale è stato condannato, ancora per peculato, “per aver disposto, in due riprese, su un conto intestato alla Caritas-Diocesi di Ozieri“, il versamento di 125 mila euro alla cooperativa Spes “di cui era presidente il fratello Antonino“.
Becciu, che ha rivestito anche il ruolo di ex prefetto per le Cause dei santi – carica della quale era stato privato tre anni fa da papa Francesco insieme alle prerogative del cardinalato – era accusato di peculato, abuso d’ufficio e subornazione di testimone.
Nei suoi confronti il promotore di giustizia Alessandro Diddi aveva chiesto la condanna a 7 anni e tre mesi di reclusione.
La difesa
“Ribadiamo l’innocenza del cardinale Angelo Becciu e faremo appello – ha dichiarato il difensore del cardinale, l’avvocato Fabio Viglione – Rispettiamo la sentenza, ma certamente ricorreremo in appello“.
Il processo in numeri
Quello che ha coinvolto il cardinale Becciu è un processo che farà storia: è la prima volta, in epoca moderna, che un cardinale viene giudicato da un tribunale composto da laici e non da altri cardinali.
Quello con Becciu protagonista è stato anche il processo più complesso per il sistema giudiziario del Vaticano in tempi recenti.
Iniziato il 27 luglio 2021 si è svolto in 86 udienze. Dieci gli imputati, compreso Becciu, e 4 le società sotto accusa, per un totale di 49 contestazioni.
Il cardinale, oggi assente in aula, si è sempre dichiarato innocente, sostenendo di essere stato truffato dalle persone a cui si era affidato.