Dopo blitz del 4 dicembre che ha bloccato con sei chilometri di coda l’A12, all’altezza di Torreimpietra, il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, lancia un invito ai 12 attivisti di “Ultima Generazione” protagonisti della protesta green e rimessi in libertà a 3 giorni dall’arresto. “Difesa dell’habitat? Confrontiamoci”.
Il sindaco Baccini propone un incontro in Comune ai 12 attivisti arrestati e liberati per il blocco sull’A12
Baccini propone agli attivisti di “aprire un tavolo di discussione presso la nostra sede comunale, per comprendere quali possano essere le buone pratiche sostenibili e condivisibili per la difesa e conservazione del nostro habitat“.
La proposta
“La coscienza ambientale è una virtù che ciascuno deve maturare dentro di sé – afferma Baccini – Esprimerla richiede impegno civile, che coloro i quali sono chiamati ad amministrare la cosa pubblica fanno proprio chiamando i cittadini ad esserne partecipi“.
“L’episodio che ha visto poco tempo addietro il movimento ambientalista “Ultima Generazione” occupare la carreggiata sud dell’autostrada A12 Civitavecchia-Roma, coinvolgendo nella circostanza anche la circolazione da e per il territorio di Fiumicino – aggiunge il sindaco – seguito come sappiamo da ulteriori azioni dimostrative in altri luoghi del nostro Paese, richiama la necessità di arrivare ad una forma di dialogo e confronto”.
Lo scopo secondo Baccini è quello di evitare che “le posizioni espresse nella forma plateale, e si aggiunga appariscente ma per niente risolutiva, si traducano in proposte che possano essere valutate per concorrere a migliorare l’impatto delle attività antropiche sull’ambiente, partendo dai contesti urbani“.
Le mani incollate
Due dei 12 attivisti per ritardare lo sblocco da parte delle forze di polizia erano arrivati ad incollare le mani sull’asfalto con uno speciale collante, tanto che per liberarli e allontanarli erano dovuti intervenire anche i vigili del fuoco.
Una giornata nera per il traffico da Civitavecchia a Roma. Un automobilista esasperato a più riprese ha cercato di investire alcuni attivisti per poi allontanarsi a gran velocità.
Dopo il blocco per i 12 attivisti green di Ultima Generazione erano scattate le manette. Ieri, dopo la convalida degli arresti i fermati sono stati subito liberati e sottoposti alla misura più leggera dell’obbligo di dimora nelle rispettive residenze.
Il giudice però ha deciso di procedere solo per il reato di violenza privata aggravata, escludendo l’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti.