Ostia, degustazioni e dimostrazioni gratis con CiboFuturo: “Ecco chi ha inventato la pinsa romana”

Sarà un ciclo di incontri e degustazioni gratuiti a tu per tu con il cibo e le più raffinate ricette enogastronomiche a chilometri zero quello in programma presso la Lega Navale Italiana sul Lungomare Caio Duilio 36 a Ostia Lido. La kermesse, organizzata dall’Associazione CiboFuturo con chef e qualificati esperti di gastronomia intende dare ai partecipanti che riusciranno a prenotarsi in tempo utile la possibilità di avvicinarsi a un modo completamente nuovo, più sano e anche economicamente sostenibile di alimentarsi e, perché no, di carpire anche qualche trucco per sorprendere i commensali attesi nel periodo delle imminenti festività natalizie.

Degustazioni di pinsa romana e dolcetti natalizi con le spezie per un modo completamente nuovo di alimentarsi

Il primo appuntamento della seconda edizione di un’iniziativa che aveva già riscosso molto successo l’anno passato sarà in programma domani, martedì 5 dicembre a partire dalle 18.30 e avrà per tema la pinsa romana in versione gourmet. Vale a dire con ricette che permettono di realizzarla con tutto ciò che c’è di buono, sano, sostenibile ed economicamente vantaggioso oltre che facile da reperire sul mercato. A condurre le danze sarà una vera autorità del settore, Fabrizio Bellucci da tempo consulente di Corrado Di Marco -l’inventore, una ventina di anni fa di una variante della pizza tradizionale che ormai si mangia anche a Dubai e perfino in Cina nella città di Shangai- e che rappresenta Bakery Good laboratorio in cui si elaborano pinse e prodotti da forno di elevata qualità.

E qui il presidente di CiboFuturo, Angelo Fanton, ci aiuta a smentire una fake news, una vera e propria balla colossale detto in parole povere e cioè che la Pinsa romana sia, in realtà, soltanto una derivazione del cibo povero e frugale che gli antichi romani alternavano all’uso del pane.

Nulla di più campato in aria -dice ridendo Fanton- è infatti cosa nota, almeno tra gli addetti ai lavori che l’inventore di questa ricetta, Corrado Di Marco, si è inventato di sana pianta la storia delle origini millenarie per nobilitare un prodotto nuovo scaturito dalla combinazione di diversi tipi di farina, anche di riso e di altri tipi di frumento a differenza della famosissima pizza Margherita che ne annovera solo uno, e che conferiscono a questa creazione una croccantezza e una digeribilità davvero uniche. L’abilità di Corrado di Marco è stata di saper coniugare in un prodotto nuovo i vari tipi di impasto già pronti che consegnava ai pizzaioli. Tutto il resto è pura fantasia”.

L’esperto Fabrizio Bellucci sarà affiancato dalla gastronoma di Ostia Antica, Masina Pala che avrà il compito di illustrare le varie tipologie di alimenti a km zero utilizzabili per creare la materia prima lavorata forte, tra l’altro, dell’esperienza mutuata nella produzione dei famosi cappelletti importati sul litorale dai braccianti romagnoli che alla fine dell’800 bonificarono il territorio dalla presenza di acquitrini e paludi infestate dalla malaria (leggi qui).

Il 14 dicembreIncontri d’autunno” prosegue con “sugar&spice” replica di una sessione che nella precedente edizione ha avuto ottimi riscontri. Il presidente di CiboFuturo illustrerà l’importanza dell’uso delle spezie nella preparazione dei dolci di Natale che saranno preparati insieme alla chef Rossella Natalin e degustati accompagnandoli con un assaggio di vini laziali. Spezie che, nonostante vengano da lontano, hanno delle proprietà benefiche e sono una variante per la diversificazione del gusto molto particolare.

A questi primi due incontri ne seguiranno altri a partire da gennaio e sino alla prossima primavera -anticipa Angelo Fanton- seguendo il ‘fil rouge’ dei nostri scopi associativi per la diffusione di una cultura enogastronomica legata al concetto di salute a tavola, perché mangiare sano è il primo passo da compiere per mantenere l’equilibrio del nostro organismo ma anche per mangiare meglio risparmiando danaro ed evitando sprechi. Le nostre dimostrazioni pratiche saranno alternate da suggerimenti, incontri e laboratori dove ci si avvicina alla nozione di una cucina più sostenibile, meno costosa facendo le scelte giuste e senza rinunciare al gusto, come abbiamo già dimostrato in altri eventi a livello nazionale. Per i formaggi artigianali ma anche per alimenti più ludici come le ostriche o per la scelta dei tipi di olio più adatti da utilizzare. Lo abbiamo fatto l’anno passato coinvolgendo anche chef famosi come Andrea Palmieri, Marco De Vita e Annamaria Palma solo per citarne alcuni, ma anche con nutrizionisti e produttori di filiera corta spiegando che se si aumenta il tempo dedicato al cibo come, per esempio, abituandosi alla lettura delle etichette si può migliorare la propria alimentazione evitando di acquistare prodotti industriali infarciti di sostanze chimiche -chiosa Fanton- riscoprendo abitudini ormai perse, come il fatto di cucinare insieme ai propri famigliari per poi ritrovarsi a tavola in un clima di ritrovata convivialità”.

Ampio spazio anche alla cucina di mare grazie a un’associazione che si batte per la valorizzazione dei ricci e ne combatte il bracconaggio

Nell’edizione 2024 ci sarà spazio anche per una particolare, ma al tempo stesso gustosissima specie di frutti di Mare, anticipa il presidente di CiboFuturo. Grazie alla Comunità del riccio di Mare di Santa Marinella e Civitavecchia che si batte per la tutela di questi echinoidei ribadendo l’importanza di comprarli solo sul mercato legale da pescatori licenziatari che rispettino i periodi di raccolta che vanno da fine dicembre a inizio aprile, sarà organizzata una degustazione a base di unospaghetto a riccio fuggito” e cioè impiegando materie prime completamente diverse che, pur lasciando intatto il sapore della pietanza, intende accendere i riflettori sul fenomeno del bracconaggio che colpisce anche il litorale laziale. Un ambiente molto gettonato da parte di chi va a caccia di un prodotto ad alta remuneratività (30mila ricci corrispondono all’incirca a 30mila euro di incassi illegali) e si comporta come se si trovasse sul set di un film tipo “mission impossible” spostandosi furtivamente su gommoni ultra veloci e inforcando visori notturni per sfuggire all’attività di contrasto svolta dalla Capitaneria di porto contro un fenomeno purtroppo molto più diffuso di quanto si pensi.

Ma ci sarà anche tempo per gli approfondimenti legati ai prodotti di stagione. Come il carciofo onnipresente nella tradizione culinaria romanesca ed ebraica. E tutto ciò nell’ambito di sessioni a tema che dureranno all’incirca un’ora lasciando l’imbarazzo della scelta agli organizzatori di CiboFuturo perché Roma, oltre a essere il comune più verde d’Europa è anche la città agricola più grande d’Italia grazie anche all’importanza di un segmento ittico molto sviluppato.

Per prenotarsi all’incontro di domani e a quello del 14 già inseriti in scaletta e, in prospettiva, anche all’ulteriore sessione invernale ancora in fase di programmazione, è sufficiente inviare un messaggio di prenotazione sul sito Facebook di CiboFuturo (accedi alla pagina dedicata) oppure al numero di cellulare 345.395.9937 tramite Whattsapp.

Se vuoi approfondire questi argomenti clicca sulle parole chiave colorate in arancione all’interno di questo pezzo e accedi agli articoli dedicati.

Ostia, degustazioni e dimostrazioni gratis con CiboFuturo: “Ecco chi ha inventato la pinsa romana” 1

 

Ostia, degustazioni e dimostrazioni gratis con CiboFuturo: “Ecco chi ha inventato la pinsa romana” 2