Lo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali del Gruppo Fs Italiane, Trenord e Italo sta provocando forti disagi alla circolazione ferroviaria con lunghe attese e cancellazione di treni anche alla stazione Termini della capitale. Le agitazioni, sospese nella fascia di garanzia compresa tra le 6.00 e le e le 9.00 di questa mattina venerdì 1° dicembre, riprenderanno alle 18.00 per concludersi alle 21.00 (leggi qui).
Lunghe attese alla Stazione Termini aggravate da inconvenienti tecnici sull’Alta Velocità ferroviaria
Nonostante il fatto che Trenitalia abbia comunicato che gli uffici informazioni, gli sportelli di assistenza ai clienti e le biglietterie sarebbero stati aperti nulla di tutto ciò è accaduto nel principale scalo ferroviario di Roma dove le banchine sono gremite di persone in attesa di treni che, nella migliore delle ipotesi, hanno accumulato gravi ritardi.
I disagi sono stati ulteriormente accentuati dalla concomitanza delle agitazioni in corso in Italia con lo sciopero nazionale proclamato in Francia da Sncf (Societé Nationale de Chemins de fer Français). Sospensioni del servizio iniziate ieri, giovedì 30 novembre alle 19.00 e destinate a protrarsi senza soluzione di continuità per tutto oggi e sino alla mattina di domani sabato 2 dicembre a differenza di quanto stabilito dal governo e dall’autorità di garanzia italiani che, tra precettazioni e limiti all’esercizio del diritto di sciopero, concedono spazi temporali decisamente diversi da quelli previsti Oltralpe.
Gli effetti dello sciopero in corso oltre confine hanno, infatti, prodotto ritardi, variazioni e cancellazioni sui convogli provenienti e diretti verso la Francia anche da Roma, mentre la circolazione ferroviaria è stata completamente sospesa sulla linea Ventimiglia-Breil-Limone sino alle ore 13.17 di oggi.
I collegamenti sull’Alta Velocità ferroviaria che unisce Roma a Firenze sono stati ulteriormente penalizzati da accertamenti tecnici effettuati intorno alle 16.40 di questo pomeriggio nel tratto compreso tra Capena e Settebagni, con conseguente rallentamento della circolazione ferroviaria che è poi ripresa regolarmente non appena cessati gli interventi per il ripristino della piena funzionalità della linea.
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