Da giorni in alcuni licei romani si solleva un grido di protesta per una scuola sicura e fruibile per tutti. Lo pretendono gli studenti, stanchi della mancanza di interventi all’interno delle strutture di istruzione superiore della Capitale troppo spesso cadenti, con intonaco che si stacca, bagni inagibili, impalcature per lavori fermi e la mancanza di spazi adeguati allo svolgimento di tutte le attività.
Oggi un’alto episodio all’Istituto Pacinotti Archimede di Via Montaione, nel Quartiere Nuovo Salario, è stato emblematico della situazione di una struttura scolastica impreparata per affrontare l’inverno, dove i termosifoni rotti hanno allagato l’edificio richiedendone l’evacuazione.
Proseguono le occupazioni nei licei romani: il grido degli studenti nei vari quartieri per interventi urgenti nelle scuole cadenti. Termosifoni rotti all’Archimede, che si allaga
Non solo scioperi e occupazioni per dimostrare solidarietà ai lavoratori e contro la violenza di genere, ma per chiedere un diritto allo studio in sicurezza e in strutture adeguate, che non debbano chiudere per perdite improvvise di acqua, termosifoni non funzionanti o soffitti che crollano nelle classi.
Sono queste alcune delle ragioni che da giorni hanno spinto gli studenti di ben sei istituti superiori romani, ad occupare gli edifici scolastici.
Hanno iniziato gli studenti del Liceo Classico “Pilo Albertelli”, uno dei più antichi licei classici di Roma, dove studiò anche Enrico Fermi, poi quelli del Liceo Artistico Statale Enzo Rossi di Via del Frantoio, seguiti dal Liceo Classico Ennio Quirino Visconti e da due sedi del Liceo Statale Niccolò Machiavelli di Piazza dell’Indipendenza e di Via dei Sabelli.
Una sequela di azioni di protesta, alle quali si sono aggiunte oggi anche l’occupazione del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate, Tecnico Industriale Giorgi Woolf, di Via Palmiro Togliatti e il Liceo artistico Ripetta in via di Ripetta, nel rione Campo Marzio, dove nel lungo elenco di incidenti scolastici tenuti a registro da OSA, aveva già dovuto aggiungere il crollo di un paio di finestre.
Il presidio di oggi poi, è arrivato con un tempismo perfetto, visto l’ennesimo incidente in un istituto scolastico, il Liceo Archimede, dove a metà mattinata i termosifoni non hanno tenuto alle prime prove della stagione fredda, ed hanno piantato in asso studenti e personale scolastico, rompendosi e buttando acqua a più non posso.
Il risultato è stato in pochi attimi quello di un vero e proprio lago tra corridoi e aule, che ha reso necessaria l’evacuazione dell’edificio e la chiamata urgente di un ditta per la riparazione. La scuola insomma batte un colpo da diversi quartieri della città chiedendo soldi e interventi decisivi per l’edilizia scolastica. E ad inverno iniziato, chi di dovere non ha più scusa per voltarsi dall’altra parte.