Roma, il Tribunale: “Nessuna emergenza abitativa per Casapound”. Virginia Raggi: “Sgomberare la sede di via Napoleone III”

Roma, il Tribunale: "Nessuna emergenza abitativa per Casapound". Virginia Raggi: "Sgomberare la sede di via Napoleone III"

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Viene negata l’emergenza abitativa per Casapound e una parte del mondo politic chiede, lunedì 27 novembre, che l’immobile restituito allo stato dopo l’occupazione da parte di Casa Pound a Roma, in via Napoleone III, venga presto riassegnata per tamponare vere problematiche sociali. Oltretutto viene sottolineato come l’occupazione degli stabili in questione abbia provocato allo Stato Italiano danni per milioni di euro.

l’ex sindaco di Roma, Virginia Raggi, sottolinea l’importanza della sentenza attesa da tempo e di ridestinare rapidamente l’immobile ex sede capitolina di Casapound a fini sociali

In particolare, riguardo alla vicenda dello stabile occupato a suo tempo da Casapound, la consigliera capitolina Virginia Raggi del Movimento Cinquestelle sottolinea come questo fosse un verdetto atteso da tempo: “La Sentenza era nell’aria, ora è nessario destinare immobile al sociale”.

“La magistratura – evidenzia l’ex sindaco di Roma Virginia Raggi  in una nota ufficiale – nella sede di Casapound non ci sono situazioni di emergenza abitativa, anzi, l’occupazione ha causato oltre 4 milioni e mezzo di danno erariale. Una notizia che era nell’aria da tempo, almeno dal 2019, quando la Guardia di Finanza aveva accertato che molti occupanti erano persino dipendenti pubblici£.

La Raggi spinge perchè si proceda al riassegnamento dal Demanio al sociale, per destinare l’immobile, nuovamente, ad attività utili alla collettività, prima fra tutte, proprio l’emergenza abitativa capitolina: “Ormai non c’è davvero alcun motivo per ritardare ancora: il Demanio, titolare dell’immobile,  proceda allo sgombero. Contestualmente, conceda anche in permuta l’immobile a Roma Capitale, affinché sia destinato ad attività di rilevanza sociale. Come il tamponamento dell’emergenza abitativa… quella vera, però!”

Inoltre, l’occupazione da parte di CasaPound del palazzo in via Napoleone III è un  vero e proprio esempio di quello che, come specificato, sulla stessa falsariga, dall’assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale, Tobia Zebi, “Affonda le sue radici nella politica e non nell’emergenza abitativa. A confermarlo ci sono le motivazioni espresse nella sentenza contro i militanti di Casapound. Ribadiamo dunque la disponibilità di Roma Capitale a collaborare con le Autorità preposte per effettuare lo sgombero del palazzo, con l’obiettivo di una sua profonda riqualificazione e una netta separazione dal suo passato neofascista e violento”.

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