Emergenza vento e caduta alberi: arrivano rinforzi anche dagli Abruzzi. Il bilancio

La Capitale piegata dal vento gelido: oltre 300 le richieste di intervento per la caduta di alberi. Danni ingenti dal centro alla periferia. Un decesso e cinque feriti

ALBERI-ROMA-SEQUESTRATI-30-

Non è ancora finita la giornata di emergenza meteo nella Capitale dove le forti raffiche di vento iniziate dalle prime ore della giornata hanno provocato uno dopo l’altro la serie di crolli devastanti di alberature, che hanno provocato il decesso di una donna enormi danni in ogni quartiere della Capitale.

La quantità di interventi da fronteggiare dalle 9,00 di questa mattina è stata tale che la Direzione Lazio dei Vigili del Fuoco ha mandato a supporto del Comando di Roma ulteriori squadre di soccorritori dai Comandi dell’Umbria dell’Abruzzo e dalla provincia di Frosinone.

La Capitale piegata dal vento gelido: oltre 300 le richieste di intervento per la caduta di alberi. Danni ingenti dal centro alla periferia. Un decesso e cinque feriti

E’ ancora una volta una Roma piegata dal vento quella in cui si sono trovati ad intervenire i Vigili del Fuoco del Comando di Roma dalla prime ore di oggi sabato 25 novembre.

Una giornata di manifestazioni con tante donne che hanno tagliato compatte l’aria di tramontana gelida al grido di “Non una di meno”, ma che hanno anche rischiato molto stando in strada, per i continui crolli di alberi avvenuti in ogni quartiere cittadino.

E proprio una donna oggi Teresa Veglianti di 82 anni, è stata la vittima della caduta di uno di questi giganti verdi, in Via di Donna Olimpia nel quartiere Monteverde, mostrando di nuovo il fianco scoperto di una città fragile, che è diventata un pericolo per i cittadini a causa dell’incuria dei servizi pubblici preposti proprio alla loro tutela e a quella del patrimonio arboreo di Roma.

Oltre alla vittima anziana deceduta nella zona Gianicolense, altre cinque persone sono rimaste ferite dopo essere state colpite da rami caduti all’Alessandrino, all’Eur, sul Grande Raccordo Anulare, e nel quartiere Infernetto, tra i quartieri che sono stati duramente colpiti dalle raffiche di vento e crolli, iniziati dalle 9,00 di oggi. Oltre 180 gli interventi dei soccorritori su oltre 300 richieste di aiuto, dovuti al maltempo, con tante forze in campo che ad un certo punto si sono trovate costrette a chiedere rinforzi.

Emergenza vento e caduta alberi: arrivano rinforzi anche dagli Abruzzi. Il bilancio 1

Per questo nel pomeriggio la Direzione Lazio dei Vigili del Fuoco ha convocato un confronto con il Dipartimento ed ha deciso di mandare in ausilio al Comando di Roma ulteriori squadre.

Mezzi e uomini sono infatti arrivati dai Comandi dell’Umbria, dell’Abruzzo e dalla provincia di Frosinone, per fronte alle altre numerose richieste d’intervento che erano ancora in attesa di soccorso, ed altre giunte anche nel pomeriggio.

Con l’emergenza vento in arrivo, attesa invano l’ordinanza di chiusura dei parchi cittadini

il tragico crollo alle 10,00 di questa mattina con la morte di una donna anziana schiacciata mentre era con suo figlio rimasto illeso, ha segnato con la morte l’inizio di una giornata lunga e difficile all’insegna del pericolo e dell’emergenza.

L’allerta delle ultime ore aveva preparato i cittadini al peggio, ma nonostante fosse attesa, la prevedibile ordinanza di chiusura di parchi e giardini pubblici che avrebbe garantito forse anche una maggior prudenza ad uscire da parte dei cittadini, non è arrivata.

E così nel corso della mattinata, i soccorsi non hanno potuto fare altri che correre da una parte all’altra della città per intervenire sui crolli, continui dal centro al litorale romano, dove solo per miracolo le persone coinvolte l’hanno scampata.

Pesantissimo il bilancio di alberi nel quartiere Prenestino, sulla via Togliatti, ma anche sull’Appia e sull’Aurelia, dove le alberature sono crollate sul piano stradale danneggiando mezzi privati, mezzi adibiti alla raccolta di rifiuti straordinaria attivata per l’emergenza, e interrompendo la circolazione delle auto e linee di trasporto pubblico.

Alle 12,00 di oggi poi il gelo è diventato più pungente quando un albero ad alto fusto è precipitato su un giardinetto di giochi per bambini nel Quartiere Prati, facendo tremare i residenti, che oggi devono ringraziare solo la loro prudenza se si è evitata un’ennesima tragedia.

Emergenza vento e caduta alberi: arrivano rinforzi anche dagli Abruzzi. Il bilancio 2
Nella foto l’albero precipitato nel giardino pubblico di Prati – welcome to favelas

Tragedia sfiorata anche sul Litorale romano: crolli sulla via del Mare e nel quartiere Infernetto

Nel primo pomeriggio il vento che non ha accennato a placarsi da stamattina ha buttato giù diversi alberi anche sul Litorale romano, coinvolgendo sia la Via del Mare che l’Ostiense. Un unico ed enorme pino intorno alle 14,00 è infatti precipitato occupando tutta la lunghezza delle due arterie stradali, e crollando su due automobili. Incredibilmente i conducenti sono rimasti illesi.

All’Infernetto, in Alberto Franchetti, un pino è precipitato su un’auto ferendo una coppia di anziani. Per la donna è stato provvidenziale il soccorso di alcuni passanti per liberarsi e ricevere i soccorsi dell’ARES 118 che l’hanno trasportata all’Ospedale Grassi.

Le strade ancora chiuse a seguito della caduta di alberi

Con l’intervento dei Vigili del Fuoco molte strade sono tornate libere mentre altra sono ancora chiuse per sicurezza, come Via Fivizzano in zona San Giovanni che è stata transennata per la caduta di cornicioni.

Risulta ancora chiusa poi Via di Donna Olimpia per accertamenti sulle alberature, con il divieto di circolazione da Via Vitellia a Via Abate Ugone e da Via Ozanam fino a Via Fonteiana.

Dalle 12,00 di oggi dopo il crollo sul mezzo AMA, è ancora chiusa Via di Torricola, con divieto di transito a causa della presenza di alberi ancora sulla carreggiata nel tratto compreso tra Via della Stazione di Torricola e Via Andrea Casadei.

Chiusa dalla ore 15,00 anche Via Nicolò da Pistoia in zona Garbatella a causa della presenza di alberi sulla carreggiata che non sono ancora stati rimossi.