Lo spot girato negli uffici del commissariato di Tivoli, eccellenza contro la violenza sulle donne
Tivoli protagonista nello spot nazionale contro la violenza sulle donne. Quest’anno arriva direttamente dal commissariato di Tivoli-Guidonia, centro operativo di eccellenza contro la violenza di genere, lo spot della Polizia di Stato per la campagna “Questo non è amore”, realizzata dalla Direzione centrale anticrimine.
Per la dirigente del commissariato di Tivoli e Guidonia, Paola Pentassuglia, è stato motivo di onore con la sua squadra tutti gli uffici territoriali che ogni giorno in tutta Italia affrontano il “Codice Rosso”.
Un riconoscimento non casuale: il metodo di lavoro del pool antiviolenza del commissariato di Tivoli è diventato un modello nazionale.
Si basa su un progetto di rete voluto dal procuratore capo del palazzo di giustizia di Tivoli Francesco Menditto: da sette anni c’è un gruppo di magistrati specializzati, un tavolo tecnico che collega istituzioni e forze dell’ordine e uno sportello di ascolto nel palazzo di giustizia gestito da uno staff volontario di avvocati e psicologi.
Il pool anti-violenza conta quattro poliziotti coordinati dal sostituto commissario Davide Sinibaldi: accolgono le vittime e lavorano al contempo sulla prevenzione. Solo nel 2023 hanno eseguito 40 misure cautelari.
A giugno, presso il posto di polizia di Villalba, è stata anche inaugurata una sala d’ascolto per le vittime di reato, “La casa dell’Aurora”: i locali, accoglienti e rassicuranti, per le vittime di violenza – sia donne che bambini – compare anche nel videomessaggio.
L’idea della sala è nata margine di un convegno, a fine 2022, organizzato dal Rotary Club di Guidonia sul tema della violenza sulle donne. E’ stato proprio il direttivo del Rotary a proporsi di offrire in donazione la sistemazione di una stanza del posto di polizia che fosse il più accogliente possibile.
Inaugurata proprio in giorni in cui l’Italia era stata scossa da due femminicidi, quello di Giulia Tramontano e quello della collega poliziotta Pierpaola Romano: per loro e per tutte le altre vittime davanti all’ufficio di via Agrigento una panchina rossa sotto un albero di mimose. Ora il video che in questi giorni porta subito alla mente l’omicidio di Giulia Cecchettin.