Anzio, scoperto con ovuli di droga addosso dopo rapina: 26enne marocchino arrestato

Un marocchino è stato arrestato perchè trovato in possesso di ovuli di droga, e insieme al suo complice sono stati denunciati per una rapina

Foto non collagata ai fatti

Gli agenti della polizia di Stato del commissariato Anzio-Nettuno, insieme ai militari della Compagnia Carabinieri di Anzio-Nucleo Radiomobile, le forze dell’ordine sono intervenute nella cittadina portodanzese e hanno arrestato un cittadino marocchino di 26 anni perchè gravemente indiziato del reato di spaccio di sostanza stupefacente, oltre al fatto che questa droga è stata trovata perchè la polizia lo aveva scoperto con un cellulare appena rubato a un malcapitato.

Un marocchino è stato arrestato perchè trovato in possesso di ovuli di droga, e insieme al suo complice sono stati denunciati per una rapina

I poliziotti, insieme ai militari, sono intervenuti sul posto, nel luogo dove era stata segnalata dai residenti una rissa nei pressi della stazione ferroviaria di Lavinio.

A quel punto, arrivate in loco varie pattuglie, i poliziotti hanno accertato che la rissa non era più in atto, era terminata, ma contemporaneamente gli agenti sono stati avvicinati da un italiano 53enne che ha lamentato d’essere stato rapinato con la violenza del cellulare, da una coppia di uomini che subito dopo erano scappati, rifugiandosi dentro a un bar della zona.

Le pattuglie, una volta individuato il locale dentro al quale si trovavano i due nordafricani sospettati, entrambi cittadini del Marocco, e li hanno identificati.

In particolare uno dei due indagati, un 26enne, è stato arrestato perchè trovato in possesso di 9 involucri di droga, cocaina pronta per essere venduta, mentre il cellulare rubato non è più stato trovato.

A quel punto, terminati i primi rilievi, il giovane africano è stato dunque ammanettato per il reato di possesso e spaccio di droga e poi denunciato e rimesso in libertà insieme al complice, in particolare per l’ulteriore reato di rapina in concorso, che verrà approfondito una volta e se sarà ritrovato il telefonino sottratto al 53enne italiano.

Come sempre, in questi casi, precisiamo a tutti i nostri lettori che gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile a loro carico, e le eventuali prove che si formeranno nei vari gradi del processo.

Nella fattispecie, proprio ogg, lunedì 20 novembre, vi abbiamo descritto di altri controlli a tappeto e arresti in serie da parte dei carabinieri, alla stazione centrale di Ostia, Lido Centro, dove varie persone sono state ammanettate per reati connessi allo spaccio di droga e ai maltrattamenti in famiglia, o a evasioni dagli arresti domiciliari.

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