Netturbino dell’Ama si addormenta al semaforo: era ubriaco

Per il netturbino ubriaco è scattato subito il ritiro della patente: i passanti temevano un infarto

Furgone Ama
Un automezzo Ama simile a quello coinvolto nell'episodio accaduto oggi -canaledieci.it

Quando gli automobilisti di passaggio hanno notato un netturbino immobile al posto di guida di un furgoncino Ama fermato a ridosso del semaforo, hanno pensato alla peggiore delle ipotesi, a un infarto, se non a un decesso fulmineo. Ad accertare le condizioni del conducente, invece, sono stati i soccorritori del 118: era solamente ubriaco.

Per il netturbino ubriaco è scattato subito il ritiro della patente: i passanti temevano un infarto

Il netturbino, come confermato dall’etilometro dei vigili urbani, durante il suo turno di servizio, non aveva bevuto un bicchiere di troppo, ma molto di più tanto che il suo tasso alcolemico era il triplo del limite consentito.

L’insolito intervento risale alla notte scorsa, tra giovedì 9 e venerdì 10 ottobre, all’incrocio fra via Casilina e viale Alessandrino. Per l’uomo un 42enne potrebbe ora scattare il ritiro della patente.

L’allarme al 118 è arrivato alle 2 e 40, in piena notte. Il dipendente della municipalizzata romana che si occupa dei rifiuti, però, non aveva bisogno di cure particolari, ma solo di smaltire la sbornia, hanno accertato ben presto i soccorritori.

Svegliato dagli agenti della Polizia Locale e sottoposto all’etilometro si è ritrovato senza patente, subito ritirata.

Ora per l’operatore l’Ama ha subito promesso un procedimento disciplinare. “L’azienda – riporta una nota – ha avviato l’iter disciplinare e una immediata indagine interna per accertare con esattezza i fatti e, qualora confermata la dinamica dell’accaduto, al lavoratore verranno applicate le sanzioni previste dalla normativa vigente”.

I colleghi

I colleghi attraverso l’associazione Lila, Laboratorio per l’Ambiente, che raccoglie come volontari ambientalisti centinaia di operatori di Ama, però, hanno provato a ridimensionare il caso del lavoratore finito nei guai.

“È la prima volta che capita di sentire un collega trovato ubriaco seduto al posto di guida di un camioncino, anzi in genere negli ultimi mesi episodi simili di negligenza come furti di carburante o casi risultati positivi alla cocaina sono diminuiti – ha fatto sapere Maurizio Marchini portavoce di Lila – . Dobbiamo, quindi, stare attenti a non speculare su questo caso perché sono in aumento le situazioni di disagio e malessere fra gli operatori ecologici, anche a causa di problemi personali e familiari dovuti in prevalenza a separazioni coniugali”.

Il precedente

Qualche mese fa è scoppiato invece il caso di un netturbino dell’Ama a rischio licenziamento: durante il servizio si era appartato con una prostituta sul camion aziendale.