Sit-in di protesta dei poliziotti: “Giù le mani dalle nostre pensioni”

Al sit-in di protesta hanno partecipato centinaia di ex poliziotti: chiedono pensioni più eque

Presidio della polizia durante il sit-in dei poliziotti in pensioni

Giù le mani dalle nostre pensioni. E’ lo slogan usato da ex poliziotti in pensione arrivati oggi in massa in piazza Santi Apostoli a Roma per chiedere pensioni più giuste.

Al sit-in di protesta hanno partecipato centinaia di ex poliziotti: chiedono pensioni più eque

A capitanare il sit-in l’associazione nazionale Antiochia dei pensionati della polizia di Stato, guidata dal presidente nazionale Pasquale Fiorini.

Gli agenti rivendicano il diritto dei poliziotti di avere lo stesso trattamento pensionistico riconosciuto alle altre forze di polizia, carabinieri in primis.

La richiesta

La richiesta unanime: chiedere “una previdenza giusta ed equa che porti a una revisione trasparente dei coefficienti di trasformazione”.

Non è più accettabile il differente trattamento pensionistico rispetto ai colleghi carabinieri”, ha spiegato Fiorini.

Per l’istituto di previdenza nazionale, gli agenti della polizia di Stato e quelli della penitenziaria varrebbero meno dei loro colleghi carabinieri”, hanno ripetuto da un palco i partecipanti.

Il motivo: “Ai poliziotti viene applicata un’aliquota pensionistica del 2,33 per cento contro quella del 2,44 delle altre forze dell’ordine: migliaia di euro in meno per pensionati considerati di serie B. Per l’Inps gli agenti della polizia di Stato sarebbero impiegati civili o meglio una polizia privata”.

Per le stesse motivazioni gli agenti avevano già organizzato una manifestazione di protesta a maggio, nella stessa piazza.

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Per l’istituto di previdenza nazionale, gli agenti della polizia di Stato e quelli della penitenziaria varrebbero meno dei loro colleghi carabinieri“, si è battuto Fiorini

A decretare uno scaglione differente dell’aliquota è stata “la smilitarizzazione della polizia, per cui nessuna indennità va per chi lavora in un ente a quanto pare considerato privato“.

Per l’associazione si tratta di “una discriminazione inammissibile perché la polizia di Stato non è civile, come sostiene l’Inps, ma è un corpo a ordinamento civile, militarmente organizzato a statuto speciale che ha in dotazione armi da guerra“.

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Il sit-in dei poliziotti in pensione di oggi, 8 novembre