Ostia, Kasia Smutniak ospite d’onore al Cineclub per presentare il suo primo film da regista

Kasia Smutniak incontrerà gli spettatori al termine della proiezione in un evento condotto dal regista e sceneggiatore Riccardo Fabrizi

Gli incontri del Cineclub di Elisabetta a Ostia Lido ripartono da un muro. Quello raccontato in un docufilm diretto dall’attrice polacca, naturalizzata italiana, Kasia Smutniak al suo esordio dietro la macchina da presa. L’opera intitolata “MUR”, il muro in polacco, è salita sugli scudi al Festival del cinema di Roma dove è stata premiata con il Ciak d’oro per il miglior documentario e andrà in scena, martedì prossimo 7 novembre alle ore 20.00, presso il Cineland di Viale dei Romagnoli 515. L’artista, 44 anni, vedova di Pietro Taricone e attualmente moglie del produttore Domenico Procacci sarà accompagnata da Marella Bombini che cofirma la sceneggiatura e incontrerà gli spettatori al termine della proiezione nell’ambito di un evento condotto dal giovane regista e sceneggiatore Riccardo Fabrizi.

Kasia Smutniak incontrerà gli spettatori al termine della proiezione in un evento condotto dal regista e sceneggiatore Riccardo Fabrizi

“MUR”, presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival è molto più di un docufilm. E’ la narrazione in presa diretta di una delle tante barriere che sono state erette in diversi Paesi del mondo per tenere fuori dai confini nazionali ciò che è considerato diverso e per questo nemico e quindi inaccettabile da tollerare. E’ la storia che descrive quanto accadde nel marzo del 2022, pochi giorni dopo l’invasione della Ucraina da parte delle truppe della Federazione Russa, per dare asilo a decine di migliaia di rifugiati cacciati dall’inesorabile avanzata delle truppe corazzate di Wladimir Putin.

Un thriller in presa diretta girato al confine tra Polonia e Bielorussia dove si erge una delle tante barriere che hanno separato l’Europa

La Polonia, paese natio di Smutniak, si è data subito da fare per aprire ai profughi ucraini le proprie frontiere ma con la stessa rapidità ha avviato e poi rapidamente completato la costruzione del muro più costoso d’Europa per evitare nuovi ingressi. Quella barriera corre lungo il confine con la Bielorussia, alleata di Mosca, ed è delimitata da una “zona rossa” dove l’accesso ai media è assolutamente proibito. Ed è lì che la regista, grazie all’aiuto offertole da alcuni attivisti locali, si è infiltrata per documentare, con un’attrezzatura molto leggera in modo da potersi sottrarre rapidamente alle continue perlustrazioni delle pattuglie di frontiera, tutta l’assurdità di una nuova ed anacronistica “cortina di ferro”.

Il racconto prosegue presso il cimitero ebraico del ghetto a Łódź che si erge di fronte alla finestra di casa dei nonni in cui Kasia giocava da bambina, e dove si è sentita in dovere di ritornare per realizzare un’opera di denuncia sotto forma di un diario intimo che ha i ritmi di un vero e proprio thriller ma che ha il duplice scopo di denunciare tutti i muri invisibili che ancora oggi separano in modo arbitrario gli esseri umani.

Un film che punta ad abbattere gli innumerevoli muri invisibili che rendono la nostra società ingiusta verso chi fugge da mondi impossibili

Senza mai forzare la sua interpretazione degli eventi, ma lasciando che sia il pubblico a costruire parallelismi e a tirare le proprie conclusioni, Kasia Smutniak, che si è affermata nel panorama cinematografico italiano lavorando con autori del calibro di  Renzo Martinelli, Carlo Mazzacurati, Ferzan Özpetek, Paolo e Vittorio Taviani, Paolo Sorrentino e Francesca Archibugi, solo per citarne alcuni, offre una profonda e intelligente riflessione sull’ipocrisia e le contraddizioni di un continente che, pur definendosi democratico, quei muri continua ad innalzarli.

Tra i suoi ruoli più noti figurano quelli in “Benvenuto Presidente!” di Riccardo Milani, “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese e “Allacciate le cinture” di Özpetek, che le è valso il Nastro d’Argento come migliore attrice.

Per prendere parte alla proiezione del film con biglietto al costo 7,50 euro e all’incontro che ne seguirà occorre obbligatoriamente prenotarsi via whattsapp al 3386289340 indicando il proprio nominativo e numero di tessera d’iscrizione al Cineclub di Elisabetta che ha ripreso a pieno la sua intensa attività dopo la pausa estiva (leggi qui).

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