Autista Atac bacia a tradimento una 19enne, condannato per violenza sessuale

L'autista avrebbe molestato per l'intero percorso una giovane passeggera

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Dai complimenti a un inequivocabile gesto di erotismo, e, alla fine, un bacio forzato sulla guancia. Lui, un autista dell’Atac di 50 anni in servizio, lei una passeggera di 19 anni, rimasta traumatizzata, quando il conducente per trattenerla avrebbe sbarrato le portiere del bus.

L’autista avrebbe molestato per l’intero percorso una giovane passeggera

I dettagli della vicenda sono stati ricostruiti a piazzale Clodio dove per l’autista, ieri, 30 ottobre, il giudice per l’udienza preliminare ha disposto, in abbreviato, una condanna a un anno e 8 mesi di carcere per violenza sessuale. La procura ne aveva chiesti due.

L’autista non finirà in carcere: la pena è stata sospesa, ma dovrà sottoporsi per un anno ad un corso di recupero.

I fatti risalgono a una sera di gennaio di due anni fa. L’autista avrebbe rivolto alla giovane prima degli apprezzamenti, poi si sarebbe passato una mano sulla zip per lanciare segnali perversi, e infine, avrebbe scoccato un bacio sulla guancia della ragazza dopo averla attirata nel gabbiotto e abbassato la mascherina.

I fatti secondo quanto ricostruito dal pm in aula si sarebbero verificati al capolinea di Anagnina e via via, in più tappe, fino a Ciampino dove la ragazza era diretta.

L’approccio

Sono le 8 di sera ed è già buio, la 19enne sale sul bus per tornare a casa. Alla guida c’è un autista sulla cinquantina con lei subito loquace e fin troppo cerimonioso.

Il primo passo – come ha ricostruito il pm – è quello di invitare la ragazza che si è seduta a metà bus di spostarsi dietro al gabbiotto di guida “per facilitare la salita di altri passeggeri”. Poi sarebbero cominciati gli apprezzamenti. “Sei bella e simpatica“, le avrebbe ripetuto più volte.

Gesti che la ragazza non può captare come di cortesia o di corteggiamento, ma vista l’insistenza e la spudoratezza solo un incubo che l’hanno spinta, una volta scesa dal bus, a correre verso casa in lacrime e nei giorni successivi a denunciare.

L’autista da parte sua ha sempre negato qualsiasi approccio: ogni invadenza o gesto inopportuno non sarebbe stato possibile non solo perché impegnato alla guida ma anche per la presenza di passeggeri, saliti e scesi.

Le molestie, però, secondo la ragazza – assistita come parte offesa dall’avvocato Luca Guerra – si sarebbero verificate quando anche l’ultimo passeggero era sceso.

Un precedente molesto

Nella scorsa primavera un altro autista di Atac è finito, invece, sotto procedimento disciplinare perché accusato di essersi masturbato alla guida