Stavano lavorando in un cantiere stradale all’interno dell’area che era stata approntata nella corsia di emergenza della galleria “Selva Candida”, i tre operai della ditta incaricata da ANAS che sono stati travolti da un’auto questo pomeriggio provocando il grave ferimento di due uomini e il decessi di un terzo operaio di 38 anni.
Finisce contro un cantiere sul GRA falciando una squadra di addetti alla manutenzione ANAS: morto uno dei tre operai gravemente feriti
E’ un bilancio drammatico quello che oggi pomeriggio l’ANAS ha dovuto comunicare a seguito del terribile incidente che ha coinvolto tre operai addetti alla manutenzione stradale sul Grande Raccordo Anulare, e provocato il decesso di un 38enne.
Erano circa le 16,00 quando i tre stavano lavorando all’interno dell’area di cantiere della galleria “Selva Candida” e ad un tratto si sono visti arrivare addosso un veicolo, proprio all’imbocco della galleria.
Tutti e tre sarebbero stati presi e falciati, e per uno di loro l’impatto è stato tale da causarne il decesso dopo pochi istanti.
Immediati i soccorsi degli operatori sanitari che hanno tentato il tutto per tutto per rianimare il giovane uomo ma non c’è stato nulla da fare se non constatarne il decesso. Gli altri due operai in gravi condizioni sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale.
Sul posto sono state le squadre Anas e le Forze dell’Ordine a realizzare un cordone di protezione intorno alla zona d’intervento dei soccorso. E quando le ambulanze sono ripartite, è iniziata la fase di attesta dell’Autorità Giudiziaria invece per il 38enne rimasto sul luogo della tragedia.
Dei rilievi per l’accertamento della dinamica si è occupata la Polizia Stradale, così come della complessa gestione del traffico, che dopo ore permane fortemente rallentato lungo la carreggiata esterna del Grande Raccordo Anulare all’altezza della galleria “Selva Candida” al chilometro 7.
Il messaggio di ANAS in queste ore terribili è tutto per la famiglia dell’operaio 38enne deceduto: “ANAS esprime il suo cordoglio e la vicinanza alla famiglia dell’operaio deceduto”.