Donna vittima della violenza del figlio: sotto effetto dell'alcol, minacce e botte alla testa. I precedenti
Un incubo finito all’Ospedale Sant’Anna di Pomezia ha scandito le ore della nottata tra il 23 e il 24 ottobre scorso, quando una donna di quasi 80 anni si è ritrovata ad essere il bersaglio delle angherie di suo figlio 52enne.
Quella sera, quando l’alcol era già diventato il padrone delle sue azioni incontrollate, l’uomo è rientrato a casa, ma invece di buttarsi sul letto a smaltire la sbornia, ha iniziando a tormentare l’anziana madre con continue e minacciose richieste della sua auto.
La donna, determinata a non mettere nelle mani del figlio lo strumento di un potenziale suicidio omicidio sulle strade, non ha voluto sentire ragioni sul cedergli le chiavi, pagando purtroppo a caro prezzo quella decisione.
L’orco dalla fattezze di un parente ha scatenato infatti la sua furia contro la madre, riempiendola di pugni al corpo e alla testa, fino a quando con un filo di forze la poveretta si è chiusa nella sua stanza da letto.
Da lì ha lanciato un SOS al 112 Numero Unico delle Emergenze facendo scattare l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, che in pochi minuti sono arrivati e hanno immobilizzato la follia violenta del 52enne. Ancora una manciata di minuti, e l’uomo, che aveva già sfondato la porta, avrebbe reso le condizioni dell’anziana madre ancora più drammatiche.