“Oggetto: provvedimenti urgenti viabilità e tariffa Taxi”. Si presenta così la lettera appello appena fatta recapitare da 12 sigle di tassisti all’assessore alla Mobilità di Roma Capitale. E racchiude una richiesta monstre: una indennità traffico di 3 euro a corsa. Da far pagare a chi? Ai clienti. Proprio così.
La proposta dei tassisti al Campidoglio: far pagare ai clienti 3 euro in più per l’imbottigliamento da traffico
Ma andiamo per ordine. “Gentile Assessore, alla luce dei numerosi cantieri recentemente aperti per i lavori previsti per l’evento Giubilare del 2025, nonché la recente chiusura di parte di Piazza Venezia per i lavori della Metro C, vi è stato un aumento esponenziale del traffico veicolare e, di conseguenza, dei tempi di percorrenza, con una significativa ulteriore diminuzione della velocità commerciale per il servizio taxi”, premettono i tassisti.
“Pertanto – aggiungono – siamo a chiedere interventi urgenti ed immediati”.
Un elenco dettagliato e preciso. A primo posto (segnato dall’1) “l’apertura al transito delle vetture taxi delle seguenti corsie preferenziali: via dei Fori imperiali, Via Arenula, via delle Botteghe oscure, via Prenestina, via Laurentina”.
Secondo (2):” Prolungamento orario ZTL fino alle 20.00 e chiusura della stessa anche i fine settimana”.
Terzo (3): “Sospensione tariffe predeterminate da e per gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino”.
E per concludere (4)l’obolo per l’indennità traffico così presentata: “In attesa della riformulazione tariffaria aumento di euro 3 ogni corsa da chiedere al termine della stessa”.
“Porgiamo cordiali saluti”, chiudono la lettera i tassisti.
A firmare la richiesta 12 sigle sindacali: Fit Cisl Lazio; Uil Trasporti Lazio; Ugl Taxi; Federtaxi Cisal; Uritaxi; Lazio-UtiClaai; Lega Coop – Ati Taxi – Confcooperative; Cna; Sul Taxi e Agci Taxi. Insomma tutte le sigle tranne la Cgil.
A pagare i clienti
Passi per la corsia delle preferenziali e il prolungamento orario della Ztl ma perché i clienti, già penalizzati da ore di attesa per un taxi e da tariffe di certo non proprio abbordabili, dovrebbero pagare una tassa in più per il traffico quando il tassometro già inesorabilmente conteggia loro il tempo della corsa e quindi la penale imbottigliamento?
Per i tassisti i cantieri rallenterebbero le corse e la possibilità di farne di più. E loro non vogliono tollerare più tagli nei guadagni. Senza contare le corse a tariffa fissa: “Ormai dal centro all’aeroporto di Ciampino si impiega un’ora e mezza. La tariffa fissa a 31 euro è insostenibile”, sostengono.
In attesa della risposta dell’assessore Eugenio Patané quella dei clienti pare già abbastanza scontata. Eppure i tassisti intendono alzare ancora di più il tiro. “Altro che proposte…– azzarda un conducente – Fermarci. Dobbiamo fermarci”. Con applauso dei colleghi.
L’obiettivo è quello di riproporre un altro sciopero? Nel braccio di ferro col Campidoglio gli intoccabili sembrano proprio gli autisti delle auto bianche. Alla proposta del Governo di aumentare le licenze hanno fatto subito muro, compattandosi e fermando per un giorno le auto. Il tutto mentre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nicchia.
La soluzione
Eppure qualche tassista, con più senso pratico, intuisce che caricare sulle spalle dei passeggeri la penale del traffico romano non sarà impresa facile: “See, ciao ma chi glielo spiega? Sono stato tre ore a Termini a litigare con gli indiani, per farmi dare 2 euro in più per tutte le valigie“.
Segnalato il problema, trovata la soluzione: “Si fa partire il tassametro da 6 euro invece che da 3 e stop“.