E’ mistero sull’aggressione di una donna di circa 80 anni all’interno del cimitero di Anzio. La donna è stata trovata da un dipendente intorno alle 15 di oggi, immobilizzata e messa in condizioni di non poter chiedere aiuto a nessuno, con un grosso nastro a tapparle la bocca. Intorno alle mani invece una corda stretta.
Anzio, mistero sulla donna trovata legata e imbavagliata al cimitero: le indagini della Polizia. L’agguato ricorda metodi mafiosi
E’ sotto shock l’anziana donna che nel primo pomeriggio di oggi è stata ritrovata da un dipendente del cimitero di Anzio all’interno della Cappella gentilizia, immobilizzata da una corda e imbavagliata e in un totale stato confusionale.
Secondo le prime ricostruzioni, la vittima sarebbe stata rapinata da ignoti che per mettersi al sicuro dal pericolo che le urla della poveretta facessero scattare l’allarme sarebbero arrivati perfino a tapparle la bocca con del nastro adesivo e legarla prima di fuggire.
Un agguato per sottrarre denaro ad un’anziana a dir poco inusuale per le modalità barbare ed eccessive in cui è stato messo in atto, e sulle quali stanno indagando i poliziotto del Commissariato di Anzio.
La donna che si era recata al cimitero per far visita al marito defunto potrebbe peraltro non aver portato molto denaro con sé, ma quando i malviventi l’hanno vista entrare nella cappella di famiglia potrebbero aver colto l’occasione di una rapina lontana da occhi indiscreti.
Il modo in cui la donna è stata ridotta al silenzio e all’immobilità resta comunque un mistero. Un sistema di legare che ricorda l’incaprettamento in forma più blanda che la mafia riserva a chi si è macchiato di determinate colpe. Non può essere esclusa dunque la pista di una ritorsione che potrebbe aver riguardato la donna nel ruolo esclusivamente di vittima.
Quanto è noto, è che chi le ha sottratto la borsa e le chiavi dell’auto, è poi fuggito con il veicolo della donna una Fiat 500. Sul posto la scientifica e gli operatori sanitari che hanno portato l’anziana in ospedale.
