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Fregene, l’ erosione avanza: giù le cabine e metri di spiaggia svaniti (VIDEO)

L'erosione preoccupa gli stabilimenti. La forza e l'insistenza delle onde stanno mangiando preziosi metri di spiaggia attaccando poi le strutture

Il mare avanza, l’erosione preoccupa sempre di più. Metri di spiaggia sono spariti, a Fregene, negli ultimi giorni. Una situazione che non fa stare per niente tranquilli i titolari degli stabilimenti balneari della zona centrale e gli altri ancora non coinvolti dai lavori per la soffolta.

Le immagini di questo video si riferiscono a questa mattina e sono state girate al Cigno. Ci rendono l’idea di quale sia, al momento, la situazione.

L’erosione preoccupa gli stabilimenti. La forza e l’insistenza delle onde stanno mangiando preziosi metri di spiaggia attaccando poi le strutture

La zona più a rischio è quella che va dal tratto sud di Fregene fino alla parte centrale. Proprio ieri il litorale romano aveva dovuto dare i conti con il vento forte e il mare mosso già dalla mattina, con intensificazione prevista per la sera e la notte. Ma, anche quando il vento si è calmato, la situazione non è cambiata molto.

Alcuni gestori ci spiegano, infatti, che le mareggiate irrompono e distruggono ma anche il vento più leggero che entra da sud crea grossi danni perché scava e porta via.

Ed è quello che è accaduto allo stabilimento balneare Cigno dove tre cabine erano venute giù nelle ultime settimane ma un’altra l’ha portata via il mare ieri trascinandola chissà dove.

In questa immagine la vista verso Fregene sud – Canaledieci.it

Nelle immagini si può vedere l’avanzata del mare e i danni che sta facendo nell’ultimo periodo. E così il Cigno, ma anche altri stabilimenti come il Saint Tropez o La Vela stanno facendo i conti con la forza, e l’insistenza, delle onde. Metri di spiaggia se ne sono andati.

Il mare ha raggiunto le strutture – Canaledieci.it

Il mare toglie e restituisce se si trova nelle condizioni di poterlo fare. Nel frattempo, però, si cominciano a contare i danni. Lo scorso anno, con grandi sacrifici, i gestori coinvolti dall’erosione si erano rimessi in piedi. Ora chiedono che i lavori per la soffolta vengano ripresi il prima possibile anche perché si va verso l’inverno e mareggiate ben più consistenti potrebbero creare ulteriori danni.

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