La bomba d’acqua sta invadendo anche negozi e cantine in una situazione aggravata dalla mancanza di elettricità che impedisce di far funzionare le idrovore
In poco più di un’ora dall’inizio di una vera e propria bomba d’acqua che, dalle ore 12.40 circa di oggi, lunedì 16 ottobre, ha preso di mira anche il litorale, Ostia e l’entroterra del X municipio si sono trasformati in torrenti a cielo aperto.
Puntuale come da previsioni meteo, il nubifragio si è presentato sulla costa laziale con dirompenza. Le principali strade del Lido si presentano come fiumi inarrestabili dove galleggia di tutto, inclusi i cassonetti che hanno iniziato a spostarsi e ad addossarsi lungo i marciapiedi in alcuni casi finendo sui veicoli in sosta.
E’ accaduto in Via Armuzzi, vicino piazzale della Posta ma è così in tutta la cittadina tirrenica. Via delle Isole del Capoverde è un torrente in piena come via dei Velieri, via delle Aleutine, via dei Traghetti, via delle Baleniere, via delle Baleari, corso Duca di Genova, via Vasco de Gama, via Cardinal Ginnasi fino a via Paolo Orlando dove l’acqua ha invaso i marciapiedi e sta minacciando i negozi.
Molte cantine si sono allagate e diversi edifici sono privi di corrente elettrica. Alcuni impianti per la distribuzione dell’energia all’interno degli appartamenti sono saltati e questo comporta che non è possibile mettere in azione le pompe idrovore che dovrebbero portare in superficie l’acqua da scantinati situati sotto il livello della stradale.
Chi è stato sorpreso dall’eccezionale intensità della pioggia caduta ha dovuto fermarsi per evitare che l’acqua impetuosamente riversata sulle le strade penetrasse all’interno dei veicoli allagandone i pianali dal basso anche a causa dell’insufficiente capienza delle caditoie e delle fognature di raccolta delle acque piovane.
A via Isole del Capo Verde dopo il nubifragio di questa mattina sono arrivati i Vigili del Fuoco del Nucleo Speleo Alpino Fluviale e sono dovuti procedere con le pinne per intervenire in alcuni locali allagati. In un garage a Via Polinesia, l’acqua è arrivata in poche ore fino a raggiungere il soffitto.
La paura in queste ore di emergenza pioggia, è stata principalmente per il rischio che qualche persona potesse non riuscire ad uscire da cantine e garage allagate, restando in una trappola che rapidamente si stata riempendo d’acqua piovana. Al momento sembrerebbe non ci siano stati coinvolti.
Il video di copertina mostra le difficili condizioni in cui stanno operando i soccorritori in via dei Romagnoli. All’incrocio tra la Via del Mare e Via delle Canarie gli operatori dell’Ares 118 a piedi nell’acqua alta per intervenire a supporto di altro colleghi e trasportare le persone ferite in barella per centinaia di metri fino al mezzo. Auto, Bus e persone bloccate nell’acqua. Una donna rimasta bloccata nel suo veicolo in attesa dei soccorso SAF.
Nel video in basso la situazione drammatica a Piazza Anco Marzio. Per i commercianti un caos ed un danno economico enorme per l’acqua che ha allagato i negozi e sommerso le cantine e i magazzini di pertinenza.
In poche ora Ostia ridotta ad una tinozza, ha messo in evidenza ancora una volta la fragilità del territorio dal punto di vista idrogeologico. E l’emergenza incontra tra le prime criticità a cui mettere le mani e la coscienza, gli argini del Tevere che vanno rialzati, e spostati i residenti dell’Idroscalo: soldi disponibili da anni ma le opere restano nel cassetto. La Commissione Grandi Rischi richiama il sindaco.
Situazioni critiche si sono verificate anche in diversi stabili di proprietà del comune con evidenti infiltrazioni dai soffitti. Macchie di umido che si sono allargate obbligando gli inquilini a posizionare secchi per evitare l’allagamento dei pavimenti e dei soffitti degli appartamenti sottostanti. I palazzi interessati sono parecchi tra questi gli edifici situati in via Domenico Baffigo, via Guido Vincon e via Umberto Cagni. Una situazione molto particolare, per non dire tragicomica nei suoi sviluppi, è quella accaduta in una delle abitazioni comunali di Via Antonio Forni dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire anche per domare le fiamme che erano scoppiate, forse per un corto circuito, all’interno di uno dei garage.
Scene degne del naufragio del Titanic si sono viste, tra l’altro, anche all’interno della chiesa di Santa Bonaria che si trova in via dell’Appagliatore e nella quale l’acqua ha raggiunto l’altezza di un metro, sommergendo le panche e andando a lambire anche l’altare.
Anche via delle Aleutine come si può ben notare dal video sottostante, dopo la violenta bomba d’acqua che si è abbattuta sul litorale, ha assunto le sembianze di una delle tante zone del nostro Paese bersagliate da eventi alluvionali che, in questo specifico caso, erano anche stati previsti dagli enti preposti alla diramazione degli allerta meteo, ma che l’amministrazione locale, rimasta inerme, non ha saputo prevenire provvedendo almeno alla pulizia delle caditoie e dei tombini almeno per evitare un ulteriore peggioramento della situazione.
Il nubifragio non ha risparmiato neppure le zone dell’entroterra del Lido e, in particolare, Ostia Antica dove via Antolini è stata completamente bloccata dalla fuoriuscita di liquami provenienti dalla Torre dell’impianto piezometrico che si sono riversati all’esterno rendendo impraticabile l’utilizzo del tratto stradale.
A Casal Palocco, quartiere residenziale che si trova alle spalle di Ostia Antica, a causa di un cortocircuito generato dall’allagamento di una centralina elettrica diverse aree dell’abitato sono rimaste senza corrente per alcune ore.
Treni in ritardo praticamente per tutta la giornata sulla Roma Lido che ha registrato un ulteriore black out all’alimentazione elettrica della linea tra le stazioni di Acilia e di Castel Fusano. Sospensione del servizio che ha reso necessaria la parziale attivazione di bus sostitutivi sino a un progressivo rientro alla normalità. Intendendo per normalità i cronici ritardi e cancellazioni di corse che affliggono con cadenza quotidiana il collegamento ferroviario tra Roma e il suo mare (leggi qui).
Il nubifragio che ha colpito il litorale non ha prodotto ripercussioni soltanto sulla viabilità di gran parte delle strade allagate ma anche sulle direttrici che, dal mare portano verso il centro di Roma. Sulla via Ostiense si sono registrati incolonnamenti lunghi anche più di due chilometri, mentre la polizia locale del X Gruppo Mare ha dovuto disporre la chiusura totale di via delle Isole del Capoverde e di via dei Traghetti dove l’acqua era altissima in alcuni punti anche più di 70 centimetri. Il vento ha spazzato via un palo appartenente alla società di telefonia Telecom il quale si è abbattuto su via delle Canoe fortunatamente senza produrre effetti collaterali distruggendo auto parcheggiate o colpendo persone di passaggio in quel momento.
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