Pensioni in aumento a novembre 2023. A chi spettano, importo e quando arriva l’accredito. Le tabelle dell’INPS evidenziano come saranno molti i pensionati a trovare un aumento consistente a novembre.
Le pensioni saranno rivalutate sulla base dell’andamento dell’inflazione. Fino ad ora si è cercato di andare incontro ai pensionati con un adeguamento del 7,3%, ma non è bastato. Per questo motivo si procederà ad un ulteriore ricalcolo, con un aumento dello 0,8% che arriverà già a novembre 2023.
Ecco cosa succederà con l’adeguamento delle pensioni? L’INPS ha pubblicato le tabelle aggiornate che riguardano le cifre riviste in rialzo degli assegni pensionistici. In particolare, va chiarito che l’aumento massimo sarà garantito solo per coloro che ricevono una pensione non superiore a 4 volte il trattamento minimo (e quindi non superano i 2100 euro mensili).
Per le pensioni che invece superano i 2100 euro mensili, ci sarà un aumento proporzionato rispetto all’importo già percepito. Ad esempio:
- 17 euro in più per chi percepisce 2500 euro;
- 12,72 euro in più per chi percepisce 3000 euro;
- 13,16 euro in più per chi percepisce 3500 euro.
Aumento pensioni 2023 e Legge di Bilancio 2024: novità in materia di previdenza
Chi non ha ricevuto ancora gli arretrati, previsti dalla misura di adeguamento introdotta con la Legge di Bilancio 2023, potrebbe ottenerli insieme alla pensione di novembre.
In vista del 2024 la nuova Legge di Bilancio dovrebbe contenere anche una serie di novità in materia di previdenza. L’ipotesi che va per la maggiore è quella di una proroga delle misure attualmente in vigore: Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale. Le ultime due potrebbero essere ritoccate con l’obiettivo di ampliare la platea di beneficiari.
Per Opzione Donna si valutano interventi che consentirebbero a più persone di andare in pensione anticipatamente, uno su tutti l’eliminazione del criterio dei figli. Un altro scenario, invece, è ricorrere ad un modello sulla falsariga dell’Ape Sociale con un trattamento di accompagnamento fino alla pensione di vecchiaia. Infine, per l’Ape Socialeì si valuta un ampliamento dell’elenco delle misure gravose e usuranti in favore di nuove professioni.