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Chi è Francesco Le Foche, l’immunologo della tv ridotto in fin di vita da un paziente

L'immunologo si era distinto in tv durante il Covid: era stato anche ospite di Mara Venier

Sessantasei anni, più della metà dedicati alla medicina. E’ un medico esperto Francesco Le Foche l’immunologo da ieri ricoverato nel reparto di Chirurgia maxillo facciale del Policlinico Umberto I di Roma dopo l’aggressione da parte di un paziente andato in escandescenze nel suon studio romano di via Po.

L’immunologo si era distinto in tv durante il Covid: era stato anche ospite di Mara Venier

E’ in prognosi riservata e in condizioni critiche, “ma non in pericolo di vita”, rassicurano dal policlinico romano dove i chirurghi hanno tentato di ricomporre la frattura del pavimento orbitario sinistro e del setto nasale e stanno tenendo sotto controllo il trauma cranico.

L’immunologo, è uno degli esperti di spicco dell’Umberto I, ma riceve privatamente anche nel suo studio in via Po, a Roma Nord, tra il Salario e Pinciana. Ed è proprio lì che inaspettatamente è stato aggredito.

Nato a Sezze, piccolo borgo in provincia di Latina, il 28 luglio 1957, vive da anni a Roma.

In tv

E’ diventato un volto noto per gli italiani dopo lo scoppio della pandemia da Covid-19. Nei suoi interventi in tv in veste di immunologo – come in Rai nel salotto di Mara Venier o a La7, ma anche su Mediaset – si è sempre distinto per i toni pacati.

Anche nel libro “Sì, andrà tutto bene. Ecco perché il Covid-19 sarà sconfitto” (testo scritto a quattro mani con Giancarlo Dotto e pubblicato nel novembre 2020), Le Foche aveva preferito illustrare i dati incoraggianti, per cercare di infondere fiducia alla popolazione provata da lutti e restrizioni.

Il curriculum

Come riportato sul suo sito, è laureato in medicina e chirurgia, iscritto all’ordine dei medici di Latina. Specialista in allergologia e immunologia clinica.

Formato professionalmente presso l’istituto di Malattie Infettive e Tropicali del Policlinico Umberto I La Sapienza di Roma, dove lavora come dirigente medico del Day Hospital di immunoinfettivologia ed esercita la propria attività libero-professionale in regime di extramoenia.

Ed è proprio nel Policlinico Umberto I che è ora ricoverato. Le ore più difficili però per l’immunologo sembrano superate. Per il suo aggressore resta l’accusa per tentato omicidio. I calci in faccia lo avrebbero potuto uccidere.